«Noi, lavoratori in scadenza di contratto, tra pochi giorni non potremo tornare a casa»

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ACRI (CS) – Riceviamo e pubblichiamo lo sfogo e l’appello di cinque lavoratori Anas di Acri che fra pochi giorni rimarranno senza lavoro.

«Siamo cinque cittadini acresi che dall’1 aprile 2020 saremo per strada e non è un pesce d’aprile ma la triste realtà. Lavoriamo in Anas come stagionali e siamo in scadenza di contratto. Lavoriamo tra Sardegna, Valle d’Aosta, Emilia Romagna e Veneto. Il nostro contratto termina il 31 marzo e con esso dovremo lasciare le nostre case e fare rientro, cosa attualmente impossibile viste le restrizioni, e nonostante censimento isolamento e ritorno nella nostra Regione con mezzi propri ci è stato detto dalle autorità della nostra cittadina, oltre che dal numero verde della Regione, che non possiamo fare ritorno. Quindi: nella migliore delle ipotesi staremo in strada senza casa fino al 3 aprile, in caso contrario? Se il decreto venisse prorogato? Come dobbiamo regolarci? Cosa dobbiamo fare? Tornare rischiando di ricevere una multa e un provvedimento penale? Che per noi vorrebbe dire perdere la possibilità di continuare a lavorare con l’Ente, oppure trasformare le nostre macchine in camper e soffermarci in qualche piazzola?

Chiediamo all’Amministrazione comunale e alla nostra Regione di trovare una soluzione al più presto, di non risponderci solo che “non possiamo fare nulla per voi”. La maggior parte di noi ha famiglia con figli piccoli e nella nostra situazione si trovano colleghi da tutta la Regione».

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