Lettera di minaccia al sindaco di Castrovillari Lo Polito, convocato consiglio comunale a tutela della legalità

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In seguito ai fatti malavitosi che si susseguono ormai da tempo nella cittadina di Castrovillari, aggravati da una lettera di minaccia pervenuta al sindaco Lo Polito, è stato convocato un consiglio comunale a tutela della legalità e dell’ordine pubblico domenica 26 maggio a partire dalle ore 10:30.

Al Consiglio, convocato dal presidente, Eugenio Salerno, sono stati invitati  le Associazioni di Categoria  Confesercenti, Confcommercio, Confartigianato, CNA,   CIA e  Coldiretti,  le  Forze dell’Ordine, i  Parroci della città , il Vescovo di Cassano allo Jonio, i  dirigenti scolastici, il  Questore  ed il Prefetto di Cosenza e le organizzazioni sindacali, per quella che sembra una vera e propria alzata di scudi delle istituzioni e del comune di Castrovillari, che non vuole vedere i propri cittadini piegati alle leggi dell’illegalità.

Il sindaco dichiara che queste azioni troveranno sempre l’opposizione della giustizia:

“…Un attacco ripetuto alle capacità degli uomini e donne del nostro territorio, alle istituzioni ed agli uomini che le rappresentano –  aggiunge il primo cittadino- non poteva ne passare inosservato, ne non essere rilanciato come forte momento di presa di coscienza a tutela dell’insidiato bene comune e della vita di ciascuno, che vuol dire  anche rispettare le leggi in un particolare momento d’emergenza nel quale  niente può essere lasciato al caso e dove la recrudescenza di più aspetti negativi affermano l’importanza di lanciare un grido d’allarme per non abbattere  quel desiderio di ripresa e di riscatto a cui ciascuno vuole contribuire nonostante i sacrifici che gli vengono richiesti.”

Secondo Lo Polito dev’esserci, inoltre, uno “scatto di orgoglio”, per affrontare la realtà e la crisi e per dare risposte ai cittadini. Esorta poi alla partecipazione e alla condivisione, che considera “la strada maestra della democrazia che caratterizza da sempre la storia e la tradizione di questa città e che nessuno mai potrà strappare e cancellare.”

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