Piscine aperte dal 25 maggio, Porcaro: «Ottimismo e rispetto delle linee guida governative»

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Alfredo Porcaro
Alfredo Porcaro

COSENZA – Lunedì 25 Maggio riaprono le piscine e molti altri impianti sportivi anche in Calabria. Non era mai successo che strutture del genere chiudessero, sia per lo svolgimento dell’attività agonistica che per il tempo libero, ma il Covid -19 è riuscito nell'”impresa”.

Ora il presente sembra meno buio ma ciononostante non bisogna mai abbassare la guardia per poter programmare il futuro.

Il commento di Alfredo Porcaro (FIN Calabria)

«L’approccio del nostro comitato – dichiara sulle riaperture il presidente del Comitato Regionale della Federazione Italiana Nuoto, Alfredo Porcaro – sarà indirizzato a fare rispettare le linee guida governative dettate dai competenti uffici sanitari, ma comunque sarà un approccio votato all’ottimismo, verso una situazione che auspichiamo migliori col trascorrere del tempo». Ma come cambia l’attività sportiva natatoria con le limitazioni? «A livello psicologico – spiega ancora il massimo dirigente della FIN Calabrese – non sarà semplice ricominciare dopo quanto accaduto. Praticare lo sport in genere è anche un modo per sentirsi liberi e questo senso di libertà a causa del Covid – 19 è stato negato per lungo tempo, per cui l’impatto al ritorno della normalità, ribadisco non sarà semplice, anche se bisogna dire che i nostri tesserati per il tipo di sport che praticano sono abituati agli sforzi sforzi mentali, in quanto il nuoto è di per sé uno sport tanto completo quanto impegnativo. E’ mancata l’attività motoria, il lavoro in vasca, anche se ci si è impegnati con un lavoro a secco svolto da casa».

Gli strascichi dello stop forzato

«La finalità del comitato calabro nello organizzare le varie manifestazioni è sempre stata quella di dare agli atleti l’opportunità di misurarsi con il lavoro portato a termine con i tecnici, ma anche il volere creare occasioni di socializzazione e di confronto fra le varie realtà regionali. Annullare il programma rappresenta una perdita in termini di progettualità organizzativa e dal punto di vista economico, con ripercussioni non indifferenti sul programma e gli investimenti futuri».

«Quale futuro per il post – Coronavirus? L’augurio – conclude il presidente Alfredo Porcaro – è che le società che gestiscono le piscine possano superare le difficoltà alle quali andranno incontro, perché è inevitabile che da sole non potranno sostenere dei costi che risulteranno più elevati vista un’obbligata ridistribuzione del tempo e dello spazio acqua da riservare ad atleti e utenti, con conseguente mancato guadagno. Alle società affiliate alla nostra federazione, alle quali saremo vicine per quello che è di nostra competenza, va la solidarietà dell’intero comitato calabro, con la speranza che presto si possa tornare alla assoluta normalità, basta tenere duro».

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