RENDE (CS) – «Francesco Cossiga si è adoperato assiduamente, affinché il ruolo dei servizi segreti e della cultura dell’intelligence venisse apprezzata e letta nella giusta prospettiva, rispetto a quanto avvenuto in passato. Conferire questo riconoscimento, a dieci anni dalla sua scomparsa, ci appare quanto mai significativo. Per Cossiga, infatti, essere uomo di intelligence significava essere un uomo al servizio dello Stato. Intelligence, politica, sicurezza e senso civico sono stati i principi guida alla base del suo agire da rappresentante delle Istituzioni. Per questo motivo, abbiamo deciso di assegnare il premio “Francesco Cossiga per l’Intelligence”, al prefetto Carlo Mosca, uno fra gli uomini che ha maggiormente tratto ispirazione da tali principi e valori, contribuendo negli anni a servire lo Stato, con dedizione e onore». Con queste parole Gianni Letta, presidente di giuria, ha inaugurato la cerimonia di premiazione, tenuta in diretta YouTube.
Il riconoscimento è stato promosso dalla Società Italiana di Intelligence, presieduta da Mario Caligiuri, direttore del Master in Intelligence dell’Università della Calabria.
Tra gli intervenuti, il vice presidente della giuria Giuseppe Cossiga, il quale ha premesso che «di solito sono restio alla partecipazione in cerimonie che riguardino la memoria di mio padre perché tengo a ricordarlo per gli affetti familiari, ma adesso ho partecipato volentieri perche l’intelligence era un suo modo di interpretare il senso dello Stato l’assegnazione di questo premio è stata indirizzata a Carlo Mosca, che ne è una chiara espressione».
Francesco Cossiga ha contribuito fortemente alla diffusione della “cultura dell’intelligence” anche nelle università evidenziandola come una necessità istituzionale e sociale, come ha ricordato Mario Caligiuri nel suo intervento. «Nel 2007 Cossiga sollecitava l’avvio del primo Master in Intelligence di un Ateneo pubblico italiano, presso il Campus di Arcavacata in Calabria e nel 2008 assunse anche l’incarico di presidente onorario del Laboratorio sull’Intelligence dell’Università della Calabria».
Ha concluso la cerimonia il Prefetto Carlo Mosca la parola che ha ricordato i rapporti personali con Francesco Cossiga: «Sono onorato di ricevere questo premio in questo giorno. Ritengo che la cultura dell’intelligence sia fondamentale, oggi più che mai, nel nostro Paese: in particolare, consiglierei a ogni giovane di leggere “Abecedario per principianti, politici e militari, civili e gente comune” scritto da Francesco Cossiga – autodefinitosi con sagace ironia “dilettante” – per comprendere il valore dell’intelligence correlata ai temi fondamentali della sicurezza».