Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e il Ministro della salute, Roberto Speranza, hanno incontrato questo pomeriggio a Palazzo Chigi una delegazione di sindaci della Regione Calabria. Fra loro i sindaci delle città capoluogo di provincia e quello di Corigliano Rossano, Flavio Stasi. Un’altra, più nutrita delegazione, è stata invece ricevuta al Ministero della Sanità.
«Abbiamo sottoposto al premier Conte e al Ministro Speranza una serie di questioni ineludibili, a cominciare dalla necessità di mettere la parola fine al commissariamento della sanità in Calabria che dura da troppo tempo. Undici anni sono veramente tanti e non hanno portato nulla di buono», racconta il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto. «Sul punto siamo stati rassicurati e, anche se l’emergenza in corso non potrà che essere gestita da un commissario, Conte e Speranza hanno assunto, in prospettiva, l’impegno di considerare l’esperienza commissariale assolutamente a termine. Anche rispetto alla necessità di ripianare il debito ingente accumulato durante la lunga fase del commissariamento della sanità calabrese, il governo ha assunto degli impegni che ci rassicurano. Un’altra richiesta che abbiamo avanzato con forza è stata quella di pervenire prima possibile ad una ripartizione più equa delle risorse finanziarie destinate alle varie regioni e di rivedere i criteri sui quali si fonda l’attuale ripartizione che genera una discriminazione a tutto svantaggio della Calabria. La spesa sostenuta dal governo per la sanità in Calabria è storicamente la più bassa di tutto il Paese. E questa iniqua ripartizione di risorse, che non riescono a garantire i livelli essenziali di assistenza, non fa altro che aggravare un quadro già abbondantemente compromesso da altri fattori, rispetto ai quali la Calabria è assolutamente carente: personale sanitario insufficiente, ospedali chiusi, indebitamento fuori controllo. Abbiamo offerto, infine, la nostra disponibilità come Sindaci a fornire supporto a chi si occupa di sanità sui territori per interagire, anche in questa delicatissima fase emergenziale, con una interlocuzione più diretta che ci metta anche al riparo da azioni che possono essere recepite come “invasioni di campo”.
Mi sono poi soffermato lungamente con il Presidente Conte sulla situazione in cui versa l’Ospedale di Cosenza e sulla gestione della sanità sul territorio ringraziandolo per la celerità con la quale il Dipartimento della Protezione civile nazionale ha risposto alla mia richiesta per l’allestimento dell’Ospedale da campo a supporto dell’Ospedale dell’Annunziata. Questo il resoconto di Occhiuto.
«404 sindaci dei comuni calabresi, di ogni estrazione politica, si sono ritrovati compatti a Roma per dialogare col governo, chiedere e ottenere tre cose: il superamento al più presto del commissariamento della sanità calabrese, le risorse economiche per sanare il debito, una piattaforma di concertazione permanente e la condivisione delle scelte che riguardano la sanità calabrese coi sindaci. Adesso, rientriamo nelle nostre città consapevoli che la sera fa un po’ meno paura. Nel momento forse peggiore per la nostra regione, i sindaci hanno dimostrato unità.
Nessuno provi a sporcare e strumentalizzare con beghe partitiche e polemiche politiche l’iniziativa di oggi. Nessuno provi a mettere cappelli.
I sindaci rappresentano i territori e i cittadini, tutti». Ha scritto su Facebook il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà.