L’eccessiva presenza dei cinghiali nella provincia di Catanzaro è un problema che va avanti ormai da anni. Nel tempo sono stati organizzati diversi incontri tra amministrazione provinciale, agricoltori, cacciatori e ambientalisti per trovare la soluzione ad un problema che colpisce non solo il settore agricolo, ma riguarda anche l’incolumità degli automobilisti, che potrebbero restare vittime di incidenti proprio a causa degli animali in mezzo alla strada.
Il commissario straordinario della provincia, Wanda Ferro, ha approvato a tal proposito il “piano di controllo straordinario del cinghiale”, con cui si è cercato di intensificare le battute di caccia nelle zone dove la densità di cinghiali è maggiore e dove si sono registrati i maggiori danni ed è stato imposto il divieto assoluto di ripopolare tali zone. Per fare ciò la Provincia ha messo in campo personale e risorse proprie avvalendosi della preziosa collaborazione di tutti gli Enti territoriali competenti (ASP, CFS, Comuni ecc.), ma anche e soprattutto dell’indispensabile apporto del Volontariato e di tutte le categorie, cacciatori-agricoltori-ambientalisti, interessate alla risoluzione della problematica.
Nel giro di questi anni sono stati ottenuti risultati discreti, ma molto ancora dev’essere fatto. La provincia spera, nel giro di qualche anno, di riportare i cinghiali all’interno del loro territorio, garantendo tranquillità sia agli animali che agli agricoltori.
Da ricordare che all’interno delle aree protette (si pensi al vasto territorio del Parco della Sila e del Parco delle Serre) la competenza ad intervenire risiede nei rispettivi enti gestori e quindi la Provincia non può estendere a tali aree l’operatività del piano di controllo straordinario dei cinghiali. Ciò limita fortemente l’efficienza del piano stesso anche nelle zone limitrofe ai Parchi, come quella della Presila catanzarese, in quanto gli animali utilizzano spesso le aree sottoposte a vincolo come zone di rifugio scampando cosi all’attività di selecontrollo attivata al di fuori dei Parchi. Per tale motivo sarà necessario poter intervenire, con l’attività di controllo selettivo dei cinghiali, anche all’interno dei Parchi stessi.