ACRI (CS) – «L’entità del disastro che ha colpito Acri nelle ultime ore va oltre ogni più tetra previsione. Sappiamo che l’origine è dolosa, e ciò rende il nostro dolore ancora più intollerabile. Arriverà il tempo in cui bisognerà far luce sull’accaduto e individuare le responsabilità, ma non è questo il momento. Ora è il tempo di riscoprirci comunità e stringerci attorno alla ferita ancora aperta. Per questo, ispirandoci anche all’appello dei parroci di Acri e dell’Arcivescovo Mons. Francesco Nolè, riteniamo doveroso rispondere con un atto, un gesto simbolico e allo stesso tempo concreto che ci riunisca tutti di fronte a questa tragedia. Per questo, alle ore 12:00 di oggi venerdì 6 agosto, presso la piazza antistante la Basilica del Santo Angelo d’Acri, nel rispetto delle norme anti-Covid, si invita la cittadinanza tutta a radunarsi per poter esprimere, attraverso una preghiera laica, il cordoglio per quanto sta accadendo: è necessario trovare la forza per affrontare e superare questo momento terribile».
Così, sulla propria pagina Facebook, il sindaco di Acri Pino Capalbo. Nel comune del cosentino è trascorsa la seconda notte di fuoco per il vasto incendio che nelle scorse ore è arrivato anche a lambire il centro storico.
AGGIORNAMENTO ORE 11
A seguito di improrogabili impegni relativi all’emergenza incendi per il Sindaco e l’Amministrazione comunale, la preghiera collettiva programmata per stamattina alle ore 12 davanti la Basilica di Sant’Angelo d’Acri, è rinviata ai prossimi giorni.