“Francesco, il Papa della povertà e del cambiamento”, il nuovo libro di Francesco Maria Provenzano

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ROMA – Giovedì 6 giugno, alle ore 11,30, nella Sala degli Atti Parlamentari della Biblioteca del Senato “G. Spadolini”, Piazza della Minerva, 38, sarà presentata l’ultima fatica letteraria del giornalista parlamentare, di origini Cosentine, Francesco Maria Provenzano “Francesco, il Papa della povertà e del cambiamento”, edita da Pellegrini Editore.

Il volume sarà presentato dal Senatore Mario Mauro, Ministro della Difesa e autore della prefazione , da Fabio Rizzi, Presidente della Commissione Sanità della Regione Lombardia, e dal giornalista Francesco Canale. Il tutto sotto la moderazione del giornalista Franco Manzitti.

Fondendo abilmente cronaca, storia e spiritualità, il testo costruisce un profilo composito e completo di Papa Francesco, preso alla fine del mondo, attento,   prima che al credente, all’uomo, di cui, con un atto d’amore, autenticamente cristiano, comprende ed esprime con grande forza bisogni, ansie, speranze.   Le testimonianze di politici, giornalisti e di Don Marino Poggi, direttore della Caritas di Genova e grande conoscitore dell’America latina, rendono ancor più vibrante e coinvolgente la narrazione e, mettendo ordine fra le tantissime notizie circolate all’indomani dell’elezione, aiutano il lettore a comprendere   la personalità e il pensiero del nuovo Pontefice, che ha subito incominciato a parlare di una Chiesa dove i cristiani non devono “costruire muri, ma fare i ponti”e devono riacquistare il coraggio, perché “quelli che non camminano per non sbagliare fanno uno sbaglio più grave”. Sul nuovo Pontefice l’Osservatore Romano scrive: “Papa Francesco è una figura di spicco dell’intero continente e un pastore semplice e molto amato nella sua diocesi, che ha girato in lungo e in largo, anche in metropolitana e con gli autobus, nei quindici anni del suo ministero episcopale”.

“La mia gente è povera e io sono uno di loro” ha detto più di una volta per spiegare la scelta di abitare in un appartamento e di prepararsi la cena da solo. Ai suoi preti ha raccomandato misericordia, coraggio apostolico e porte aperte a tutti. Misericordia, povertà, rigore, semplicità, tenerezza e umiltà sono i cardini del suo apostolato.

“Sono certo- conclude l’Autore- che sarà un gigante della Chiesa”.

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