RENDE (CS) – Sono passati poco più di due mesi da quel giorno di primavera in cui è stato piantato un albero di melograno, in memoria delle vittime degli anni di piombo. Eppure in soli due mesi la nostra consapevolezza in merito a quegli anni è maturata tanto!
I nostri docenti ci hanno accompagnato in un viaggio virtuale in cui abbiamo compreso quanti e quali danni abbia fatto la mafia a discapito di persone innocenti, cittadini onesti, padri e madri di famiglia, persone che hanno pagato caro il prezzo della giustizia, addirittura con la loro stessa vita!
Eppure non si muore mai completamente se le tue idee rimangono e rimarranno per sempre, se si continua a vivere nel ricordo, ma soprattutto se qualcuno, attraverso questo stesso ricordo, decide di ripartire e progettare un mondo “migliore”.
Spinti dal desiderio di creare qualcosa di bello abbiamo pensato di mettere nero su bianco le nostre idee…
Risultato? Un minibook tutto nostro, “Radici di memoria” (nell’ambito del modulo di educazione civica, a cura della professoressa Barbara Gagliardi, ndr) che racchiude i nostri pensieri, realizzato grazie alla collaborazione e alla disponibilità di persone importanti che hanno creduto in noi!
Nella giornata del 25 maggio gli alunni di alcune classi dell’ istituto G. Falcone, hanno letto dei passi del libro, accompagnati dalla musica di pianoforti, chitarre, clarinetti e violino, creando con i loro movimenti delle piccole onde nel mare della consapevolezza.
Firmato
Catapano Rossana,
Moretti Giulia,
in rappresentanza di tutti gli alunni della I D