COsenza – Da Vanessa Beecroft a Michelangelo Pistoletto. La cattedrale di Santa Maria Assunta di Cosenza si conferma un polo culturale, oltre che spirituale.
Dal 4 ottobre, in occasione delle celebrazioni degli 800 anni della Cattedrale, sedici grandi arazzi a tema religioso, biblico ed evangelico, realizzati da artisti internazionali saranno esposti all’interno della navata centrale. L’idea progettuale, sostenuta dalla Regione Calabria e coordinata dall’associazione 8centoCosenza aps, nasce dalla Fondazione Riccardo Misasi Ereditare la Terra che si è occupata anche degli aspetti organizzativi.
L’evento – sottolinea il curatore dell’esposizione Giacinto Di Pietrantonio – costituisce un unicum nella storia della relazione tra religione e arte contemporanea e può essere letto anche come risposta all’invito, rivolto ai creativi da Paolo VI in chiusura del Concilio Vaticano II del 1965, di un ritorno all’alleanza, come era stato per oltre un millennio, tra gli artisti e la Chiesa. Gli arazzi, di dimensione 400 x 140 cm ciascuno, sono frutto della libera interpretazione di temi religiosi da parte degli autori, con raffigurazioni inedite e anche molto originali.
Oltre a Pistoletto e Beecroft, hanno realizzato gli arazzi Stefano Arienti, Mariella Bettineschi, Michele Ciacciofera, Jan Fabre, Giuseppe Gallo, Goldschmied & Chiari, Debora Hirsch, Ugo La Pietra, Maurizio Orrico, Alfredo Pirri, Luigi Presicce, Giuseppe Stampone Grazia Toderi e Vedovamazzei. Qualcuno ha riletto il tema religioso in relazione al luogo, La Cattedrale.
Così nell’Ultima Cena dell’arazzo di Arienti gli apostoli si stringono attorno a Gesù come nel celebre dipinto, ma la cena si svolge in un altissimo spazio architettonico che ha il soffitto del Duomo di Cosenza come compare in una vecchissima fotografia scattata prima dei restauri degli ultimi decenni.