Cosenza, sono nati i Giardini Romano Marino in via Fiume. L’ufficialità il 20 aprile

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L’ufficialità della nuova denominazione della storica villetta che si terrà il 20 aprile alle ore 17

COSENZA – “Sono nati i Giardini Romano Marino in via Fiume a Cosenza e il 20 aprile alle ore 17 il Vice Sindaco Maria Pia Funaro darà ufficialità alla nuova denominazione della storica villetta. Romano Marino è stato vittima di un rara e probabilmente ancora sottostimata patologia, chiamata Sindrome da attivazione macrofagica, che inesorabilmente ha interrotto il suo percorso di crescita, all’età di tredici anni, il 16 marzo del 2010. Fare nascere i Giardini Romano Marino vuol dire impregnare il gesto di molteplici significati, tutti di elevato spessore, fissarli indelebilmente nella memoria della comunità cittadina, aggiungendo così un ulteriore tassello al costante percorso di sviluppo collettivo.

Cosa cementiamo nella memoria collettiva con questo gesto? Certamente, in primo luogo, l’amore ed il coraggio. L’ amore collettivo per un giovane figlio che rimane, grazie proprio a questo, sempre presente, che continua ad essere parte attiva del nostro mondo, a ricordarci di quanto importanti siano i giovani, tesoro da custodire, proteggere, valorizzare e mai dimenticare. E questo necessita di coraggio, nel guardare in faccia la tragedia e nel profondere energie per trasformarla, sconfiggerla, elevando così il nostro valore’ umano, spingendolo oltre le soglie della superficialità che troppo spesso riesce a connotare il nostro vivere, magari approfittando della stanchezza o solo della pigrizia, facendoci correre il rischio di regredire pericolosamente. È, invece, la natura positiva dell’uomo, l’energia animatrice delle nostre esistenze, che da sempre le conduce sulla via del progresso che vince.

È un piccolo gesto, in termini pratici, quello che la Città ha compiuto nell’ intitolare una strada a Romano, ma nell’ottica più ampia che la comunità deve avere, questo gesto assume valenza enorme. Testimonia l’attenzione: verso la gioventù, anzi verso le gioventù che si susseguiranno; verso gli aspetti più duri e drammatici della vita umana; verso la forza dell’uomo nella ricerca del bene; verso l’impulso dei singoli a consociarsi intorno a energie positive, per proseguire in solidarietà i singoli percorsi interrotti. Un luogo dove regna la solidarietà, in ogni sua accezione, ed il futuro. Sembra un piccolo gesto, in realtà è un seme prezioso.”

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