COSENZA– Le direzioni provinciali di Cosenza della Confederazione Italiana Agricoltori e dell’Unione Agricoltori comunicano di aver accolto, con grande soddisfazione, la decisione della Direzione Regionale dell’INPS della Calabria di non ritenere applicabile il famigerato Interpello Ministeriale n. 15/2007, a seguito delle nuove dinamiche produttive che si sono venute a determinare, in particolare nell’area della Sibaritide. La sede INPS territoriale di Rossano, nella passata campagna agrumicola 2012/2013, aveva infatti inteso utilizzare tale Interpello, per vietare alle numerose cooperative agricole di produzione le assunzioni dei braccianti agricoli, utilizzati per i cicli biologici (compresa la raccolta) delle produzioni agricole. Anche perché, queste cooperative agricole di produzione, da oltre un decennio, sono diventate Organizzazioni di Produttori (O.P.) oppure aderiscono a tali organismi (si valuta che si tratta di alcune migliaia di braccianti agricoli assunti dalle cooperative, ndr) essendo l’ultimo modello previsto e agevolato dalla normativa comunitaria. Il chiarimento, anticipato dai rappresentanti dell’INPS regionale e provinciale, è avvenuto durante una riunione che si è svolta presso l’Assessorato alla Formazione Professionale e Mercato del Lavoro della Provincia di Cosenza. L’incontro è stato fortemente voluto dalla CIA e dall’Unione Agricoltori di Cosenza ed è stato promosso dall’Assessore al ramo Giuseppe Giudiceandrea che, pur non avendo competenze specifiche, ha dimostrato grande sensibilità all’appello delle Organizzazioni di Categoria. All’incontro hanno partecipato: i dirigenti dell’UPA e della CIA, rispettivamente nelle persone di Fulvia Caligiuri e Franco Mazzei, coadiuvati dai rispettivi direttori provinciali Parisio Camodeca e Davide Vena; Silvano Lanciano della CGIL di Castrovillari; Michele Tempo della FLAI CGIL della città del Pollino; Fabiola Via, Presidente dei Consulenti del Lavoro; Matteo Rivieccio ed Ersilia Lupo della sede INPS di Cosenza; Umberto Valenti dell’INPS regionale di Catanzaro, nella sua qualità di Vice direttore Vicario; Pietro Tarasi della Coldiretti; Antonio De Gregorio, come rappresentante dell’UILA; Mario Ammerata della FAI CISL; Maria Aulicino della Direzione Territoriale del Lavoro di Cosenza. La Provincia e tutte le parti sociali, in particolare le Associazioni di Categoria, hanno fortemente rimarcato la necessità di istituire permanentemente un tavolo che si interessi delle questioni agricole nell’ambito del Mercato del Lavoro, che lavori per evitare il verificarsi di altri eventi come quello accaduto nel territorio della Sibaritide, alla fine del mese di Settembre 2012, riguardante un’indagine della Magistratura (ancora in corso, ndr) contro una presunta truffa ai danni dell’Istituto, per falsi rapporti in agricoltura e finalizzata alla percezione di indebite prestazioni previdenziali. Quell’indagine, partita alcuni anni addietro, ha coinvolto aziende, ipotetici falsi braccianti, funzionari INPS, professionisti, patronati e politici. Purtroppo, la recente crisi ha consegnato a tutti una situazione di incertezza a livello economico e finanziario senza precedenti nel contesto del settore agricolo, per cui in questo momento è di vitale importanza riconoscere, da parte di tutti, l’utilità e l’opportunità di un confronto collegiale e istituzionale, tra le Organizzazione Datoriali e Sindacali, gli Ordini Professionali e gli Enti preposti, per affrontare le problematiche del sistema agricolo, onde individuare linee guida sui profili di tipo normativo e contrattuale, in particolare alle possibili conseguenze sull’organizzazione del lavoro derivante dalle modifiche dei processi produttivi così come affrontato nelle organizzazione di produttori.