Festa di San Martino a Mussano (Cosenza), la devozione che si rinnova da 75 anni

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Come ogni 11 novembre la cristianità celebra San Martino di Tours, il vescovo che secondo la tradizione divise il suo mantello in due parti per donarlo a due mendicanti per non far patire loro il freddo. Ma San Martino, uno dei santi più venerati dell’Occidente, è anche, si sa, il protettore della vite, patrono dei viticoltori e dei vendemmiatori. Il Santo che unisce la liturgia cristiana alla tradizione contadina legata all’apertura delle botti di vino novello e ai piaceri della buona tavola (da qui la celebre frase “A San Martino ogni mosto diventa vino”).

La ricorrenza si celebra anche a Cosenza, nella chiesetta di contrada Mussano, appena fuori il centro urbano. Una festa che qui però si carica di più significati.

Come il ricordo dell’uomo che ha dato impulso alla fede verso San Martino in questa comunità: Luigi Mirabelli, classe 1895, contadino, che nel 1948, nel luogo dove già sorgeva una nicchia, e vicino al vigneto di proprietà, costruì con le sue stesse mani la chiesetta a grande devozione di San Martino “affinché – racconta suo figlio Francesco – proteggesse le sue viti e quelle degli agricoltori vicini”. La costruzione non fu certo facile ma Luigi non si scoraggiò mai: “L’approvvigionamento dei materiali fu difficile, allora non c’erano certo i mezzi di locomozione di oggi e mio padre non poté che fare i mattoni sul posto, trasportando l’acqua e la sabbia dal letto del fiume Crati con i muli e gli asini. Fece tutto questo per tanta devozione”. La stessa che oggi muove Francesco e la sua famiglia. “Il ricordo più bello fu vedere mio padre, ormai cagionevole di salute, poter festeggiare nella chiesetta che aveva costruito le nozze d’oro con mia madre, Carmena Urso”. “Dopo la sua scomparsa – prosegue Francesco, per tutti Franco – per qualche anno non abbiamo festeggiato San Martino per senso di rispetto per la sua mancanza”.

DI GENERAZIONE IN GENERAZIONE

Tuttavia dal 1997 Francesco, insieme al fratello Santino, ha ripreso la tradizione di famiglia, vale a dire riaprire a tutti le porte della chiesetta di circa dieci metri quadrati, a devozione verso San Martino. “Sono convinto che da lassù ci guardi e sia contento di quanto fatto”.

Ciò è stato possibile anche grazie al sostegno dei familiari e degli amici, gli stessi che lo hanno aiutato ad effettuare qualche necessario lavoro di manutenzione e ristrutturazione. E domani – ma il domani è già oggi – lo aiuteranno anche le figlie Federica, Alessia e Giovanna, che vivono fuori città ma che come ogni anno rientrano a Cosenza per la festa del Santo.

I FESTEGGIAMENTI PER I 75 ANNI DELLA CHIESETTA

E quest’anno le celebrazioni per San Martino coincidono con i 75 anni da quando è stata eretta la chiesetta. “Festeggeremo le nozze di platino fra la comunità e la nostra chiesetta – spiega Francesco – con i fuochi d’artificio e molto altro”. Il programma liturgico prevede il Santo Rosario alle ore 11,30 e alle 12 la Santa Messa celebrata da don Francesco Bilotto.

A seguire tanta convivialità con grigliata di carne e buffet di pietanze salate. Perchè la devozione e la fede si rinnovano insieme.

Evviva San Martino!

(Foto della piccola chiesa negli anni antecedenti i lavori di ristrutturazione)