“Mai smettere di sognare”, ” sogno equivale a sono”, e ancora, citando “La tempesta” di Shakespeare, “Siamo della stessa materia di cui sono fatti i sogni”, sono alcuni dei reminder che Massimo Ranieri, al secolo Giovanni Calone, lancia al pubblico nutrito (spettacolo sold out come le prossime tappe di Cosenza e Reggio Calabria) e appassionato del Teatro Metropol di Corigliano.
L’artista partenopeo, abituato ormai ai tutto esaurito calabresi, entusiasma e diverte fra un classico del suo repertorio e il racconto dei suoi di sogni che animano e danno il nome al tour “Tutti i sogni ancora in volo”. Come ad esempio quello, coltivato da 25 anni e poi realizzato, di un disco contenente i brani scritti da grandi autori italiani.
Si comincia a cantare con l’ultimo singolo “Lasciami dove ti pare”
Il pubblico fa poi il coro a “Mi troverai”, “Erba di casa mia”. E poi altri sogni, altre emozioni e altre canzoni: “Ho cantato migliaia di canzoni, più del 90% parla d’amore, la sola cosa che a me interessi veramente. Amo l’amore. Io con l’amore ci farei l’amore”, spiega lo scugnizzo della musica italiana che, a 73 anni da compiere, sogna ancora di innamorarsi.
Venti le canzoni in scaletta
A seguire le immancabili canzoni della tradizione napoletana, naturalmente gli evergreen del suo repertorio (“Vent’Anni”, “Se bruciasse la città”) e i brani di Sanremo (“La Vestaglia” e “Lettera di la dal mare”, ma mancano ” Ti parlerò d’amore e “Ti penso”).
E mentre le note scorrono e il pubblico le accompagna, i sogni non si fermano. I sogni di Ranieri sono i sogni di tutti.
“Sogno di trovare parcheggio sotto casa”, “di battere Sinner 6-0 6-0 6-0, di rivedere il Napoli in Champions. Sogno un mondo che ami il teatro e la poesia come ama il calcio e la televisione. Sogno di non smettere mai di sognare anche quando i sogni non si realizzano. E sogno che tutti quelli che non sognano più riprendano a farlo”.
Così “Perdere l’amore” e i brani finali in scaletta chiudono una serata da sogno!