Olimpiadi di Parigi 2024: chi sono i 5 (anzi 6) alfieri calabresi

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A poche ore dall’avvio ufficiale dei Giochi della XXXIII Olimpiade di Parigi 2024 è tempo di passare in rassegna gli atleti calabresi che vedremo in Francia e segnare sul calendario l’appuntamento in tv per tifare per loro.

Da Rio de Janeiro 2016 a Parigi 2024, passando per Tokyo 2020, raddoppia il numero dei portacolori partiti dalla Calabria alla volta della capitale transalpina: da tre a cinque, anzi sei, tutti con una valigia carica di sogni e speranze di medaglie.

GIOVANNI TOCCI (Tuffi)

Se ci fosse il portabandiera regionale sarebbe lui. Il tuffatore, cresciuto nel quartiere Arcavacata di Rende, a 30 anni ancora da compiere è alla sua terza Olimpiade. Se a Rio era solo doppista (insieme ad Andrea Chiarabini), a Parigi gareggerà sia nel singolare che nel sincro. Vice campione del mondo in carica con il compagno Lorenzo Marsaglia e plurimedagliato in diverse competizioni internazionali, l’atleta del Centro Sportivo Esercito -già AQA Cosenza – in Francia va alla ricerca della prima medaglia olimpica.

Primi tuffi in piscina il 2 agosto in sincro (il 6 l’eliminatorie dell’individuale).

DANIELE LAVIA E GABRIELE LAURENZANO (pallavolo)

Alla seconda Olimpiade il primo, all’esordio a cinque cerchi il secondo, entrambi sono di Rossano (oggi Corigliano Rossano) e giocano nell’ Itas Trentino.
Lo schiacciatore Daniele Lavia, classe 1999, è nato a Cariati (Cs). Ha fatto parte della spedizione olimpica di Tokyo che chiuse al 6° posto, ma soprattutto è fra i pilastri della rosa dell’Italia campione del mondo 2022, campione d’Europa 2021 e vice campione continentale 2023. Il giovanissimo Gabriele Laurenzano, classe 2003, è invece da poco nella Nazionale maggiore ma ha all’attivo diversi titoli conquistati con le squadre nazionali giovanili. A Parigi sarà il libero di riserva ma determinato a farsi trovare pronto per dare il proprio contributo alla causa.
L’Italia di coach De Giorgi, fra le favorite a salire sul podio del torneo olimpico, esordirà il 26 luglio contro il Brasile.

MASSIMO SPINELLA (Tiro a segno)

Nato a Reggio Calabria, classe 1999, è specialista nella pistola automatica 25 m (tiro a segno). All’esordio olimpico vuole soprattutto fare bella figura, dopo due piazzamenti iridati in top 40. È vice campione europeo juniores 2019 nella pistola libera e protagonista della tappa di Coppa del Mondo al Cairo 2023. È atleta delle Fiamme Gialle.
Primi colpi per lui domenica 4 agosto (qualificazioni), lunedì 5 agosto l’eventuale Finale).

GIOVANNI CASERTA (Nuoto)

Anche lui al battesimo a cinque cerchi, è stato bronzo alle Universiadi 2023 di Chengdu sui 200 metri stile libero. Nato a Catanzaro nel 2002, lo scorso giugno ha strappato il pass olimpico al Settecolli di Roma per poter sognare ancora più in grande, magari disputando la finale della staffetta 4×200 sl. La sua società è il C.S. Esercito.

Batterie ed eventuale finale martedì 30 luglio.

SIMONE ALESSIO (Taekwondo)

Ufficialmente aggregato al gruppo della Toscana, perché nato a Livorno, il classe 2000 è cresciuto a Sellia Marina (Cz)dove la famiglia si è trasferita quando lui aveva 3 anni per via del lavoro del babbo. Nel 2019 a Manchester diventa il primo italiano a laurearsi campione del mondo nel taekwondo, aggiudicandosi il titolo iridato nei -74 kg, raddoppiando a Baku nella nuova categoria degli -80 kg nel 2023. Già campione europeo, a Parigi 2024 vuole riscattarsi dal deludente 9° posto di Tokyo e mettere nel mirino l’unico oro che ancora manca nella sua bacheca: quello olimpico.

Appuntamento in pedana per venerdì 9 agosto.

La provincia di Cosenza quella più rappresentata

Con tre atleti a Parigi, la provincia di Cosenza è la più rappresentata, come fu già a Rio (Giovanni Tocci, Mariangela Perrupato) e Tokyo (Tocci & Lavia). “L’orgoglio è tanto, non solo per i cosentini, ma per tutti gli atleti calabresi. Speriamo davvero che la Calabria possa tingersi del colore di qualche metallo olimpico. Sarebbe davvero una grande emozione“. Così Francesca Stancati, delegato provinciale Coni Cosenza che, come tutti noi, confida nel fatto che possa arrivare una medaglia calabrese da Parigi, in virtù di una spedizione ben attrezzata e all’altezza della competizione: un giusto mix di atleti esperti, alla ricerca della consacrazione olimpica, e giovani alla ribalta del grande palcoscenico a cinque cerchi.