“Assestamento del bilancio di previsione della Regione Calabria per l’esercizio finanziario 2013 e del bilancio pluriennale 2013-15” non soddisfa la Coldiretti Calabria.
”Il provvedimento non avrà effetti incentivanti sul sistema agricolo ed agroalimentare – dichiara il presidente Regionale Pietro Molinaro – e questo denota poca attenzione nei confronti di un settore che contribuisce all’occupazione, e all’export e porta con se, valori immateriali che concorrono sulla qualità della vita dei cittadini. In sede di approvazione del bilancio di previsione 2013, era stato detto che l’assestamento avrebbe fatto giustizia con la possibilità di elevare quel misero 0,63% di risorse ordinarie previste in bilancio per il settore agricolo. Non è stato così – prosegue Molinaro- e quindi zero priorità, interventi minimali e di cortissimo respiro e il settore ancora fortemente penalizzato. Anche se molte mani, si accalcano intorno al documento per correggerlo ed emendarlo, a noi sembra che l’assestamento sia blindatissimo, così come è stata la Giunta Regionale in questi tre anni e mezzo di governo. Pur comprendendo le difficoltà generali, vincoli di bilancio e ristrettezze economiche, la politica sembra non comprendere le difficoltà e le necessità del settore agricolo e questo – continua Molinaro – significa pregiudicare il futuro. In particolare Coldiretti ricorda questioni e temi ormai annosi: a) la ristrutturazione del debito a breve da parte delle imprese agricole, che sono state le uniche a non usufruirne; b) saldo dei programmi e attività (anni 2011-2013) realizzate dall’ARA Calabria in favore del sistema zootecnico regionale; c) programma di interventi sulla rete irrigua gestita dai Consorzi di Bonifica; d) pagamento dei crediti pregressi vantati dai Consorzi di Bonifica sulla Forestazione (2001-2010); e) piano per l’agrumicoltura da industria, in crisi, nella provincia di Reggio Calabria in particolare nella Piana di Rosarno- Gioia Tauro; f) progetto di sviluppo filiere agroalimentari tramite la rete dei Consorzi agrari. Ci sono – osserva Molinaro – risorse dei fondi FAS e ulteriori risorse, cosiddette liberate, ed economie rinvenienti dal POR Feoga 2000-2006 pari ad oltre 49 milioni di €uro che possono e devono essere utilizzate per soddisfare le priorità che richiede l’agricoltura calabrese che aspettano una risposta. Il Consiglio Regionale conclude – può invertire la rotta di quello che al momento giudichiamo e definiamo un pessimo e inaccettabile segnale.