Festeggiamenti per il decennio di Maallema: organizzazione di volontariato dell’Imam Ahmed Berraou

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Di Eduardo Zumpano

COSENZA – Il 31 ottobre, presso i locali della Associazione Daawa – affianco alla Chiesa Ortodossa Rumena, in via Caloprese-, la comunità islamica si è raccolta intorno al suo Imam Ahmed Berraou, per celebrare il decennale del “Progetto Maallema” finanziato dalla Regione Calabria. Il Progetto prevede la costituzione di una sartoria artigianale tessile marocchina.

Erano presenti il Vescovo della Diocesi di Cosenza Don Gianni Checchinato,  il Responsabile amministrativo del progetto Dott Pierpaolo Filippelli, l’Assessore al Welfare del Comune di Cosenza Dott.ssa Veronica Buffone, il Console onorario del regno del Marocco in Calabria Avv. Domenico Naccari, Dott. Antonio Chiappetta, Ass Insieme.Odv, il Sindaco di Cosenza non ha potuto partecipare, per il Consiglio Regionale è stato delegato Sguglio.

Nel suo brevissimo saluto il Vescovo ha sottolineato che spesso, purtroppo, è la paura dell’altro – che non conosciamo – ad impedirci di aprirci a relazioni di incontro e di reciproca conoscenza delle nostre ricchezze. Quando riusciamo a vincere questa paura, diventiamo capaci di costruire solide e positive relazioni.

L’Assessore Buffone ha sottolineato il grande impegno e il lavoro fruttuoso che questa Amministrazione sta portando avanti, con la costituzione della Consulta Interculturale, della quale fa parte anche Ahmed, che di recente ha realizzato la prima festa interculturale, la Mujjina fest, alla quale hanno partecipato anche molti bambini, dei quali è stato molto bello vedere la gioia di stare insieme. Auspica la realizzazione di nuovi progetti in collaborazione con l’Associazione Daawa.

L’Imam Berraou ha fatto un excursus storico sulle varie iniziative promosse dall’Associazione a sostegno della popolazione siriana, a sostegno di persone in difficoltà durante la pandemia e, soprattutto, volte alla formazione dei mediatori interculturali presenti ormai in moltissimi degli organismi che operano in favore degli immigrati. Ha poi presentato il progetto Malleema, che ha ottenuto un importante finanziamento dalla Regione. Il progetto partirà adesso con la formazione degli operatori della Cooperativa, per poi iniziare l’attività produttiva, che potrà dare sostegno economico a molti degli immigrati presenti sul territorio.

Molto interessante la testimonianza del Console, che vive in Marocco da trent’anni. Ha speso parole di elogio della realtà marocchina, con le sue luci e le sue ombre come in ogni civiltà, soprattutto sull’ospitalità di cui è capace questo popolo. Ha valutato molto positivamente le relazioni tra i nostri due paesi e, per quanto riguarda la realtà calabrese, ha sottolineato l’alto grado di interazione tra le nostre Comunità. Ha più volte sottolineato che lui non parla mai di integrazione, ma di interazione. L’integrazione, infatti, sottintende un’assimilazione delle Comunità, mentre l’interazione esalta la capacità di interagire delle Comunità, in un rapporto paritario tra di esse.

Al termine, è stato offerto il couscous, che di solito nelle Comunità viene condiviso il venerdì, al termine della settimana lavorativa. È quindi un momento di convivialità. Durante tutto l’incontro, ad ogni nuovo venuto è stato offerto un tè, veramente gustoso. L’incontro è iniziato con la recitazione di una preghiera religiosa.