Al Charity Gala Dinner di Milano riflettori su Ortensia

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LA FOTOMODELLA E DIGITAL COACH COSENTINA A MILANO TRA GLI OSPITI DI UNA EVENTO A SOSTESGNO DELLA “PEDIATRIA PIU’ BELLA DEL MONDO”.

MILANO – Bella, elegante e in carriera. Per Ortensia Imbrogno è un periodo molto importante e fortunato. La vogliono in tanti nei party più esclusivi d’Italia non solo per la sua bellezza, ma per la grande personalità e la capacità di fare rete che è una dote molto importante in questi tempi moderni. Ortensia, infatti, non è soltanto fotomodella, ma è una donna poliedrica che ha preso visibilità come digital coach e brand ambassador. E negli anni è riuscita a costruirsi un personaggio e una carriera di successo grazie alla sua grande capacità di integrare la sua esperienza nel campo della moda con un’approfondita conoscenza delle dinamiche digitali.

Ed eccola immortalata da tanti fotografi al “Charity Gala Dinner 2024”. Siamo a Milano, il Palazzo Mezzanotte è la location di un evento organizzato dalla Fondazione G.E.D. De Marchi Ets a sostegno del progetto “La Pediatria più bella del Mondo” firmato da Fabio Novembre per l’umanizzazione degli spazi pediatrici all’interno del nuovo policlinico di Milano. La serata è condotta da Linus con la partecipazione di Manuela Donghi e Rudy Zerbi. E tra i tantissimi ospiti di fama nazionale e internazionale eccola Ortensia che partecipa all’evento con molto trasporto e intervistata dai tanti giornalisti presenti senza giri di parole fa arrivare un messaggio chiaro non solo ai presenti, ma anche a chi poi leggerà le cronache attraverso i giornali patinati dove lei è ormai regina: “ nessuno dovrebbe soffrire, ma i bambini ancor di più. La mia infanzia non è stata facile e provo molta empatia verso i bambini che soffrono. Oggi voglio essere portavoce di un segnale di speranza: restate attaccati alla vita con determinazione e coraggio. Questo progetto- conclude Ortensia Imbrogno- è davvero importante perché concretamente può aiutare il bambino nella fase delle cure. E trasformare la pediatria in una città dei bambini porterebbe soltanto quello stato di benessere a piccoli pazienti non fortunati, ma con tanto coraggio. Spero che questo progetto sarà replicato in altre città italiane compresa la mia Cosenza”.