Furio Colombo, giornalista del Fatto Quotidiano, ha pubblicato una notizia che potrebbe diventare una vergognosa violazione dei diritti umani e al tempo stesso sporcare la già pessima reputazione del nostro Governo.
In una notte di fine Maggio, la moglie e la figlia di sei anni del dissidente kazako Mukhtar Ablyazov, domiciliate a Roma, vengono arrestate da cinquanta uomini della polizia di Stato, trattenute per tre giorni senza un valido motivo e rispedite nella loro madrepatria con un volo privato proveniente dal Kazakistan, partito dall’aeroporto di Ciampino.
Mamma e figlia avevano forse commesso qualche reato? Avevano rovinato i rapporti fra due paesi amici ? Erano clandestine senza permesso di soggiorno da dover rimandare indietro come si fa con gli arnesi vecchi e malfunzionanti acquistati on-line ? Niente di tutto questo.
Il fatto, che Colombo ha chiamato “grande operazione di cattura e rapimento”, è uno scortese omaggio che il nostro Paese “a metà fra l’orrore e il folklore”, come disse uno dei personaggio del film Il Caimano, ha fatto al dittatore kazako Nazarbaev. Quest’ultimo, intimo amico dell’ex premier Silvio Berlusconi, potrebbe usare donna e bambina come pedine di ricatto contro i suoi avversari politici.
Mentre presente e futuro di Salabayeva e della piccola Alua sono vittime di una enorme violazione dei diritti umani, il nostro governo delle larghissime intese cosa fa ? Cosa faceva mentre cinquanta fra i nostri tutori della legge irrompevano nella vita di due povere malcapitate ? Perchè i nostri politici non mostrano sdegno verso un leader straniero che ordina un rapimento e continua a governare impunemente ? Il deputato del PD Fiano ha chiesto un chiarimento, il ministro degli Esteri Emma Bonino ignora la vicenda e il ministro degli Interni e vicepremier Alfano (responsabile e controllore della polizia per dovere) poteva non sapere ? C’è chi crede che Berlusconi e il suo ex ministro di Grazia e Giustizia abbiano voluto favorire un losco amico, ma mancano prove inattaccabili.
Ciò che è più lampante e degno di accuse è il comportamento del nostro Governo: superficiale, indifferente ai problemi reali ed eccessivamente interessato ai guai giudiziari ed alla carriera dell’imprenditore Berlusconi. Anche la maggioranza delle testate giornalistiche e delle televisioni, con la mente e il cuore rivolti verso il mare e i processi berlusconiani, non hanno adempito al loro dovere, dando alla notizia scarsissimo rilievo.
Eppure noi non siamo la patria di quel Cattolicesimo che si batte per mettere fine alle ingiustizie ?