L’assessore Trematerra organizza un incontro sui Piani agricoli 2014

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CATANZARO– L’assessore regionale all’agricoltura Michele Trematerra  ha presieduto un  incontro sui Piani operativi 2014 delle organizzazioni dei produttori ortofrutticoli calabresi.
All’incontro ha partecipato Roberto Cherubini, dirigente dell’ufficio ortofrutta e olio del Dipartimento delle politiche europee e internazionali e dello sviluppo rurale-Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. Presenti anche il dirigente generale del Dipartimento regionale agricoltura Giuseppe Zimbalatti e i rappresentanti delle Organizzazioni di produttori ortofrutticole calabresi. Nel corso della riunione è stato illustrato il quadro di applicazione in Italia dell’Organizzazione comune dei mercati agricoli. Si è discusso, inoltre, sulla giusta interpretazione dei programmi operativi connessi alle fasi di progettazione e alla modifica dei regolamenti e delle procedure e sul ruolo di centralità che le Organizzazioni di produttori svolgeranno nella futura programmazione comunitaria.
Nel suo intervento l’assessore Trematerra, nel sottolineare l’importanza del settore ortofrutticolo regionale, ha ricordato, tra  l’altro, che esso occupa il quinto posto in Italia per valore e produzione.
Sull’importanza delle forme associate di produttori si è soffermato il dirigente ministeriale Cherubini, il quale, ha rilevato che sono circa 290, distribuite sul territorio in maniera non omogenea.  “Per quanto riguarda la Calabria – ha affermato –, nonostante abbia un ritorno piuttosto limitato rispetto alle sue grandi potenzialità a livello ortofrutticolo, il numero delle Organizzazioni di produttori, che risulta essere di 23, si è nettamente ridotto rispetto a qualche anno addietro, quando ne esistevano circa 50 e quasi tutte incentrate sugli agrumi. Il merito di questo risultato – ha rimarcato Cherubini – spetta all’amministrazione regionale che ha svolto un ottimo lavoro di riorganizzazione, facendo in modo che rimanessero ad operare solo quelle Organizzazioni in grado di lavorare effettivamente in base al regolamento ed in maniera efficiente”.  L’esponente del Ministero ha, poi, reso noto che il Ministero ha intenzione, attraverso un decreto in fase di pubblicazione, di innalzare i parametri minimi, in modo che le Organizzazioni possano essere ancora più efficienti.  “La regione Calabria è sulla buona strada. Ora deve continuare l’attività di riorganizzazione e supportare sempre di più il sistema ortofrutticolo aggregato, con l’intento di rendere più appetibili le adesioni alle associazioni di produttori. Un ruolo fondamentale – ha affermato infine Cherubini– riveste l’attività di coordinamento della sede centrale della Regione, che deve verificare che le procedure vengano rispettate da tutti e nella stessa maniera, in modo da non creare disuguaglianza tra un territorio e l’altro”.
Pertanto, la Regione intende aumentare ulteriormente i parametri rispetto a quelli nazionali “perché – ha precisato il dirigente regionale di settore Giacomo Giovinazzo – come tutte le regioni meridionali abbiamo un tasso di aggregazione molto basso, ma con l’operazione di adesione alle iniziative ministeriali di innalzamento delle percentuali miriamo a diventare punto di riferimento del Sud per quanto riguarda la qualità sia delle Organizzazioni dei produttori che dei loro programmi operativi di innalzare i parametri minimi, in modo che le Organizzazioni possano essere ancora più efficienti.  “La regione Calabria è sulla buona strada. Ora deve continuare l’attività di riorganizzazione e supportare sempre di più il sistema ortofrutticolo aggregato, con l’intento di rendere più appetibili le adesioni alle associazioni di produttori. Un ruolo fondamentale – ha affermato infine Cherubini– riveste l’attività di coordinamento della sede centrale della Regione, che deve verificare che le procedure vengano rispettate da tutti e nella stessa maniera, in modo da non creare disuguaglianza tra un territorio e l’altro”.
Pertanto, la Regione intende aumentare ulteriormente i parametri rispetto a quelli nazionali “perché – ha precisato il dirigente regionale di settore Giacomo Giovinazzo – come tutte le regioni meridionali abbiamo un tasso di aggregazione molto basso, ma con l’operazione di adesione alle iniziative ministeriali di innalzamento delle percentuali miriamo a diventare punto di riferimento del Sud per quanto riguarda la qualità sia delle Organizzazioni dei produttori che dei loro programmi operativi”.

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