di – Pasquale Barreca -Nata a Reggio Calabria 24 anni fa’ ha avuto l’onore di conquistare uno storico scudetto indossando i colori della sua città, colori che rimarranno per sempre sulla sua pelle nonostante dallo scorso 29 maggio, Valentina Siclari, è ufficialmente una giocatrice della Lazio. L’ho contattata e ho avuto il piacere di “intervistarla” per i lettori di ottoetrenta. Con la Pro Reggina ha trascorso anni intensi, belli, pieni di sacrifici, di vittorie e di amici. Attraverso il nostro giornale ha mandato un saluto speciale a tutti voi che l’avete sostenuta.
Iniziamo dal principio, quando ha iniziato a giocare a calcio a5 e cosa l’ha spinta a scegliere questa strada?
Tutto è iniziato quando, ancora neanche quindicenne, sono arrivata alla Pro Reggina, qui ho giocato sia a calcio a 5 che a calcio a 11. Per parecchi anni ho disputato i campionati Figc di entrambe le competizioni. Nel 2011 quando é stata istituita la Serie A di calcio a 5, fummo promosse nella massima serie e così insieme alla società decidemmo di dedicarci completamente ad un’unica disciplina.
Qual è il più grande pregio che ha come calciatrice e quale il suo più grande difetto?
Il mio più grande pregio é sicuramente quello di non mollare mai e lottare su ogni pallone, il mio più grande difetto è quello di arrabbiarmi e prendermela con me stessa quando sbaglio.
Ci racconti brevemente questi anni vissuti con la Pro Reggina 97?
La Pro Reggina è stata e sarà per me la mia seconda famiglia, sono arrivata che avevo solo 14 anni e sono andata via all’età di 24. Ho trascorso 10 anni indimenticabili, sono cresciuta sia calcisticamente che umanamente e non potrò che essere sempre grata a mister Tramontana per tutto quello che ha fatto per me. Ogni mia compagna di squadra mi ha lasciato un ricordo indelebile, senza dimenticare la vittoria dello scudetto e della supercoppa italiana con la fascia di capitano al braccio.
Cosa c’è alla base di questi successi?
Credo che il lavoro sia il segreto di tutto, l’allenamento quotidiano, la voglia d’imparare sempre, in qualsiasi situazione ti trovi e non sentirsi mai arrivata … beh tutto questo penso stia alla base di un successo.
Quale è stata la tua più grande soddisfazione calcistica in questi anni e quale la delusione più cocente?
Diciamo che di soddisfazioni me ne sono tolte parecchie, ma la più bella é e resterà la vittoria dello scudetto! … Credo che alzare quella coppa da capitano con la maglia della tua città sia stata un’emozione indescrivibile. La sconfitta più cocente è stata senza dubbio quel 6 a 0 contro il Montesilvano nei quarti di finale dei play-off scudetto della scorsa stagione di fronte al nostro pubblico. Non è stato tanto il rammarico per la sconfitta in se ma per come è maturata, siamo arrivate a quella partita in precarie condizioni fisiche e non ce la siamo potuta giocare alla pari con le nostre avversarie.
Come è maturata la decisione di andare alla Lazio?
La decisone di andar via é maturata a Dicembre dello scorso anno ma nonostante tutto io insieme alle altre due mie compagne (Presto – Violi) abbiamo deciso di concludere la stagione a Reggio. Il mancato sostegno da parte delle istituzioni nei confronti della Pro Reggina e una situazione economica precaria non ci premetteva di essere ripagate per tutti i sacrifici. Diverse squadre di tutta Italia ci hanno cercatei, ma, insieme alla società si è scelto la Lazio perché ha mostrato maggior interesse nei nostri confronti e anche perché ha un grande progetto e siamo contente di farne parte.
Che differenze ha trovato, al momento, tra l’ambiente laziale e quello reggino?
Giù a Reggio l’ambiente é come quello di una grande famiglia. Qui sta nascendo un’altra grande famiglia, abbiamo dietro una società che non ci fa mancare nulla, con le ragazze ci troviamo molto bene e questo penso sia l’importante per affrontare al meglio questo campionato.
Come trascorre una giornata tipo nella Capitale?
La mia giornata tipo si divide tra allenamento, studio e qualche altra attività…
Dove può arrivare questa Lazio e cosa pensa farà la Pro Reggina?
La Lazio, non é un mistero, é stata costruita per vincere, ha un progetto ambizioso e noi faremo di tutto per regalare alla società e ai nostri tifosi tanti successi.
Alla Pro Reggina non posso che augurare il meglio per tutto sperando magari di poterli incontrare in finale scudetto.
Cosa si aspetta da questa nuova avventura?
Questa nuova avventura la sfrutterò tantissimo soprattutto per imparare e crescere quanto più possibile. Sono in una società grandissima e con un mister del genere (Calabria) e delle compagne di squadra che sono dei fenomeni non posso che imparare e migliorare tanto.
Le sue ex compagne di squadra hanno realizzato un video di mezz’ora per salutare lei e le altre due colonne della Pro Reggina (Presto, Violi); una dimostrazione di grande affetto, che ne pensa? Vuole dirle qualcosa pubblicamente
Alle mie ex compagne di squadra, nonché mie grandissime amiche, non posso che augurare il meglio. Nonostante la lontananza facciamo di tutto per vederci tra un impegno e l’altro. Penso non ci sia cosa più bella del legame forte che si é instaurato nel corso degli anni.
Un saluto ai suoi fans e tifosi
Un saluto e un ringraziamento a tutte quelle persone che mi sono state e mi saranno vicine pronte a sostenermi sempre. Forza Pro Reggina e Forza Lazio.
A nome mio e di tutta la redazione un grandissimo “in bocca al lupo” a Valentina ed un GRAZIE per tutti i bei momenti che ci ha fatto vivere.