I danni causati dai cinghiali ormai sono rilevanti e gli agricoltori non ci stanno più. Questo il messaggio chiaro ed inequivocabile scaturito dalla ennesima riunione della Coldiretti vibonese alla presenza del presidente Onofrio Casuscelli, del direttore Francesco Manzari e del vice Pietro Sirianni. I cinghiali, è stato messo in evidenza, stanno perpetrando ferite mortali alle colture in atto e rappresentano anche un serio pericolo per la pubblica incolumità. Ad essere particolarmente colpito è il comune di Maierato, un territorio ad alta valenza agricola. La coldiretti, alla luce di tali riscontrate rimostranze, con una lettera ha richiesto un urgente incontro al Prefetto di Vibo Valentia e al Commissario Prefettizio dell’Amministrazione Provinciale. Nella missiva, sono contrassegnate e contenute le seguenti proposte. La sostituzione dei selecontrollori non attivi con eventuale eventuali integrazioni di altre unità; l’allargamento del periodo di caccia al cinghiale nei periodi di massima criticità (periodo di maturazione dei prodotti). Ed ancora: integrare le Guardie Provinciali deputate agli abbattimenti controllati con Guardie Giurate volontarie, Vigili del Fuoco, Corpo forestale dello Stato e altre forze dell’ Ordine; utilizzo delle squadre dei cinghialai in seno all’ Ambito Territoriale Caccia (ATC) per la caccia di contenimento. Inoltre è opportuno che gli Enti preposti procedano all’evasione delle pratiche relative ai risarcimenti dei danni, con l’eventuale addebito del costo di cauzione della perizia dopo la visita in campo, anche maggiorata in caso di segnalazione non veritiera del danno. Siamo fiduciosi e vogliamo responsabilmente investire della problematica di nuovo le Istituzioni –affermano in coldiretti – con proposte ricevibili e fattibili, prima di passare ad altre azioni eclatanti.