Sistema pensionistico ENASARCO

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La Federazione Italiana Agenti Rappresentanti di Commercio aderente a CONFESERCENTI  con il contributo  della Fondazione Giacomo Brodolini, la Scuola Europea di Relazioni Industriali e l’Università di Roma Tor Vergata ha presentato presso il Dipartimento di Diritto ed Economia delle Attività Produttive dell’Università Sapienza di Roma, una ricerca sull’assetto pensionistico degli agenti di commercio e sulle sue prospettive future

Un lavoro rigoroso e puntuale che partendo da dati aggregati di fonte INPS ha realizzato una valutazione, per definire in divenire uno scenario che descriva nel modo più compiuto possibile aspetti e prospettive del nostro sistema pensionistico con particolare attenzione, quello “integrativo”, quale è l’ENASARCO.

Il cuore della questione rimane quale siano le potenzialità dell’ENASARCO partendo dal presupposto che ci troviamo di fronte a un sistema previdenziale: di categoria,  integrativo, perché a sostegno del primo pilastro quale è quello fornito dall’INPS; contributivo, perché calcolato sul monte dei contributi effettivi versati; a ripartizione, perché i versamenti contributivi sono a diretto sostegno dei trattamenti previdenziali in essere a promessa intergenerazionale delle tutele da garantire. Ma al centro dell’attenzione ci sono anche le sue criticità in quanto la sua “salute” è direttamente correlata al numero dei suoi iscritti e alla dimensione e continuità dei loro versamenti. Ovvero, in conclusione, la sostenibilità dei bilanci di gestione e l’adeguatezza delle pensioni future.

L’analisi economica,  ha tracciato le traiettorie lavorative e provvigionali degli iscritti simulandone le future prestazioni pensionistiche per poi concentrarsi sulle prospettive dell’attuale sistema previdenziale e concludere a seguire con suggerimenti a descrivere scenari di possibili assetti futuri della previdenza per gli agenti.

Il primo risultato della riflessione avviata investe la posizione dell’ENASARCO nel sistema previdenziale attraverso l’ipotesi di 3 scenari in cui il primo prevede il suo confluire nel sistema INPS, il secondo un percorso inverso, dove questo è destinato a diventare unica cassa contributiva della categoria e di conseguenza primo pilastro del trattamento contributivo degli agenti e la terza (la più complessa visti gli alti costi di realizzazione) il trasformarsi del soggetto da ente che opera con sistema a ripartizione a soggetto a capitalizzazione usando un assetto proprio ai fondi previdenziali integrativi più moderni.

Rimane tema centrale l’aumento della massa contributiva sia intesa come numero della platea degli aderenti sia come entità del monte contributivo previdenziale perseguibile attraverso normative dedicate volte ad aumentare il parco delle tipologie professionali contemplate dal sistema e alla messa in essere di strumenti di incentivazione alla contribuzione.

. La ricerca dell’equilibrio finanziario a breve-lungo periodo ha evidenziato punti di criticità sull’adeguatezza delle prestazioni previdenziali e sull’incremento del costo del lavoro che si riflettono in prospettiva su come si pagheranno le pensioni future e su quale sarà l’impatto dell’accentuarsi della pressione contributiva che si sviluppa sul doppio canale INPS/ENASARCO.

 

FIARC CONFESERCENTI comunica, inoltre, le novità riguardanti l’ AGGIORNAMENTO DEL REA.

Con circolare Ministeriale n. 3662/C indirizzata a tutte le Camere di Commercio d’Italia si è chiarita la posizione di tutti coloro che avrebbero dovuto aggiornare la propria posizione al REA entro il 30 settembre scorso, ma ancora non avevano provveduto

Per chi non avesse provveduto all’aggiornamento, le Camere di commercio dovranno avviare il procedimento di inibizione alla prosecuzione dell’attività. All’agente colpito da tale procedimento sarà assegnato un congruo termine per conformarsi, cioè per provvedere all’aggiornamento del REA, pagando una multa. Chi non provvederà non potrà più svolgere l’attività; qualora, invece, proseguisse l’attività di agente, verrà considerato, a tutti gli effetti, un abusivo.

Chi invece si adeguasse alla normativa in ritardo rispetto alla data del 30 settembre, ma prima dell’avvio del procedimento di inibizione, pagherà una multa per il ritardo.

Per approfondire l’argomento, qualora foste interessati, rivolgetevi con fiducia ai nostri uffici presso le sedi provinciali della FIARC –  CONFESERCENTI

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