A Ciano un incontro sulla figura di San Pietro Spina

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CATANZARO – Ciano, piccola frazione del comune di Gerocarne (VV), ”Eremo” per eccellenza, è stata protagonista di un incontro sulla figura di San Pietro Spina, che ha visto la partecipazione dell’Assessore Regionale alla Cultura, Mario Caligiuri, del Vescovo di Mileto, Luigi Renzo, e del Consigliere Regionale, Alfonsino Grillo. Monaco basiliano vissuto fra l’XI e il XII secolo, San Pietro Spina visse la radicalità della vita monastica impregnata di solitudine e preghiera. Figura ancora poco conosciuta, l’asceta contribuì a fare della Calabria la terra di santi di cui parlava Giovanni Paolo II, ricca di spiritualità ma anche di concretezza, perché proprio grazie all’opera dei monaci sono stati tramandati libri, conoscenze e saperi del mondo antico che altrimenti sarebbero andati perduti.

”L’identità è quanto di più importante un popolo possieda ed il futuro dipende dal passato.” L’Assessore Caligiuri inizia così il suo intervento, ricordando non solo che” la conoscenza è l’unica compagna di viaggio in grado di portarci ovunque, ma che la consapevolezza del potere della cultura è la chiave di volta con cui il Presidente Scopelliti intende creare lo sviluppo”. Cita, a tale riguardo, il progetto ”Calabria Jones”, considerato la più imponente attività di educazione all’archeologia mai fatta in Italia, attraverso la quale insegnare alle nuove generazioni a scoprire, studiare, amare e soprattutto promuovere i tanti tesori calabresi. Caligiuri, in un comune commissariato per infiltrazioni criminali, ha ribadito che la valorizzazione dei beni culturali è uno strumento per contrastare la malapianta della ‘ndrangheta che ”è nemica della democrazia e dell’economia, chiunque governi”.

Affascinato dalla figura di San Pietro Spina, Caligiuri ha ricordato il codice Vaticano Greco 2048, raccolta di omelie, copiate a mano nell’anno 1126 nel Monastero di Ciano e attualmente conservato nell’Archivio Segreto Vaticano. A tale riguardo ha proposto a Monsignor Luigi Renzo di individuare un palazzo storico in cui eventualmente istituire un Museo che ripercorra la storia calabrese attraverso le copie dei documenti dell’Archivio Vaticano, passando dal calendario perfetto di Aloiyius Lilius al terribile eccidio dei Valdesi di Guardia Piemontese. Il Vescovo della diocesi di Mileto ha ripercorso tutte le fasi più importanti della vita di San Pietro e della storia del Monastero di Ciano, perché ”la storia si costruisce secondo il tempo che si vive” e, ricordando che il monachesimo appartiene alla nostra cultura, ha invitato tutti ad una riscoperta del silenzio, che vicino ad una preghiera dell’anima, ci restituisce la giusta dimensione della vita e rappresenta il primo passo verso Dio.

Alfonsino Grillo, nella duplice veste di sindaco emerito di Gerocarne e consigliere regionale, ha offerto una carrellata sulle opere artistiche legate al monaco basiliano e, passando dalla Croce Astile Bizantina del Monastero San Pietro Spina di Ciano, attualmente conservata nel Museo Diocesano di Arte Sacra di Nicotera, al restauro del dipinto settecentesco di Emanuele Paparo raffigurante la Vergine del Carmelo, ha sottolineato la necessità di investire sui luoghi simbolo del territorio. Infatti, ha detto che ”la conservazione dei beni artistici e culturali serve alla valorizzazione dell’intera area che, legandosi alle vicine Soriano e Serra San Bruno potrebbe rappresentare parte della ”via della spiritualita”’, un suggestivo percorso attraverso gli antichi eremi delle Serre vibonesi”. Grillo sottolinea ancora l’importanza di riprendere il progetto di acquisire il terreno su cui insistono le rovine del monastero e di riprendere il culto di San Pietro Spina.

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