ROMA – Sono 58 le aziende editoriali, che rappresentano più di 430 testate giornalistiche, ad aver avviato un’azione legale nei confronti delle società Eco della Stampa e Data Stampa ad annunciarlo è la Fieg, la Federazione italiana editori giornali.
Le due società attive nella produzione di rassegna stampa vengono portate in tribunale con l’accusa di aver riprodotto deliberatamente i contenuti di giornali e quotidiani violando il diritto d’autore, pur avendo la possibilità di acquisirli lecitamente attraverso il Repertorio Promopress al quale hanno già aderito 12 società di rassegne stampa. La pratica affidata allo Studio Legale DLA Piper non si limita solo al risarcimento dei danni finora subiti ma punta all’immediata cessazione delle attività di rassegna stampa.
“L’azione portata avanti dalla Fieg è bizzarra e tutela solo gli interessi di pochi grandi editori”. Così Massimo Scambelluri, presidente di Data Stampa interviene sull’azione legale portata avanti dalla società presieduta da Giulio Anselmi.
“Gli associati ad Unirass ed Assorassegne vogliono corrispondere un equo compenso, ma a beneficio di tutti gli editori e non soltanto di alcuni. Intendono farlo secondo regole certe e rispettose delle legittime esigenze di tutti gli operatori del settore, non imposte unilateralmente da un unico operatore. La Fieg-Promopress infatti, agisce in forza della posizione dominante che detiene laddove associa gli editori dei quotidiani più letti in Italia anche se ne rappresenta solamente 60 sui circa 2.650 operanti. Questa azione sembra essere figlia della crisi del settore editoriale più che mossa da reali questioni di diritto. La questione non si risolve certo strozzando con nuovi e fantasiosi balzelli chi lavora onestamente da decenni e ha saputo crescere sul mercato non violando le regole, ma offrendo un servizio di qualità a centinaia di aziende e decine di Istituzioni centrali dello Stato prima fra tutte, vista la materia, la Guardia di Finanza. Da parte sua Data Stampa continuerà ad erogare il servizio a tutti i suoi clienti senza interruzioni”.
L’appello va al Sottosegretario all’editoria Giovanni Legnini per cercare una mediazione fra le parti che possa far cessare questo inasprimento dei toni da parte di Fieg.