Regali di Natale: la rivincita dell’ “handmade”

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Se c’è una cosa particolarmente speciale del Natale è l’atmosfera che si crea durante i giorni che lo precedono. Uno dei meriti di tale diffusione è da attribuire ai numerosi mercatini che in ogni parte del mondo sembrano accogliere grandi e piccini suggerendo loro un’idea di festa e di gioia. Non importa quanto sia rilevante la crisi o quanto poco budget ci sia per fare un regalo. Accompagnati dalla persona del cuore, quello della “passeggiata” natalizia può essere uno dei momenti più dolci e più creativi dell’anno. Per alcuni può diventare un’ottima alternativa alla spesa natalizia, per altri si tratta semplicemente di un momento ricreativo nel quale scoprire nuove idee o nuovi talenti.

E’ quasi un rituale che si ripropone in ogni città del mondo e Cosenza, la città di 8@30 style, non è da meno. Ieri, nei pressi dell’Università della Calabria, luogo da cui emergono molte menti e pochi designer, si è tenuto il Christmas Art Market. Artisti locali di ogni genere e sorta si sono incontrati esponendo le loro creazioni, dai gioielli più particolari agli abiti più estrosi, allo scopo di farsi conoscere e di suggerire a tutti gli amanti dell’ “handmade” idee uniche ed originali in vista del prossimo Natale.

Pur rivelandosi un po’ deludente sotto alcuni aspetti, data la confusione e il disordine nell’organizzazione nonché la poca disciplina nella costruzione dei momenti di intrattenimento quali quello del canto e del defilè che ha visto protagonisti gli abiti delle tre stiliste presenti (tutti molto diversi ma degni di nota), l’evento ha avuto il merito di riportare in auge un tipo di commercio sempre più lontano: quello artigianale, puntando l’accento sulle capacità di realizzazione di manufatti e gioielli talvolta ben più affascinanti di quelli rintracciabili nei comuni negozi. Tra i corner e gli stand, molto variegati tra loro, diverse proposte apprezzabili:  gioielli in fimo, creazioni all’uncinetto, frontini realizzati con pietre e cravatte, colletti gioiello, persino una collezione moda reduce dall’ultimo concorso “Moda Movie”. Chiunque abbia avuto il desiderio di un acquisto fuori dal comune, unico e assolutamente economico, e sia stato in grado di comprendere il valore di un arte che  in molti considerano ormai persa e relegata al ruolo secondario di mero hobby, non ha perso occasione per comprare.

Tuttavia, permane la sensazione che non troppe persone riescano ancora a fidarsi o a percepire quanto un oggetto, spesso frutto di notti insonni e numerose fatiche, solo perché esente dai costi di vendita, non risulti così economico all’ atto pratico. Stando infatti alle testimonianze degli “addetti ai lavori”, nonostante i prezzi bassi e la singolarità di alcune proposte, complici forse le difficoltà economiche o la scarsa fiducia nel valore di un oggetto fatto “a mano”,sembra  essere prevalso maggiormente l’interesse “culturale” che il desiderio di effettuare una vera e propria “spesa” natalizia.

Sarà davvero solo colpa della crisi o delle nostre menti lobotomizzate dall’idea che un acquisto degno sia solo quello che comprende rincari del triplo sul prezzo e tassazioni allo Stato? Ai prossimi “Natali” la sentenza.

 

Lia Giannini

 

 

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