Blengini: “Con Ravenna dobbiamo e vogliamo vincere”

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Coach Blengini

Il tecnico dei giallorossi analizza il prossimo match e mette in guardia i suoi: “Rispetto alla gara con Piacenza sarà paradossalmente più difficile perché la pressione di vincere sarà sulle nostre spalle. Dovremo esprimerci con la stessa intensità con la quale ci siamo espressi contro gli emiliani”

Coach Blengini

Doppia seduta di allenamento oggi per la Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia. Giallorossi in palestra stamattina in sala pesi e oggi pomeriggio sul mondoflex del Pala Valentia per una seduta tecnica. Gli occhi di Forni e compagni sono puntati sulla sfida con la Cmc Ravenna in programma domenica prossima nel palazzetto dello sport di casa alle 18. C’è da riscattare, peraltro, la sconfitta subita all’andata e provare a riprendere il cammino di risultati finora più che soddisfacente tra le mura amiche. Un cammino di vittorie interrotto solo dalle due battistrada, Macerata e Piacenza. A fare il punto della situazione, a tre giorni dalla sfida con i romagnoli dell’ex Klapwijk, è il coach dei calabresi Chicco Blengini. Il tecnico torinese analizza il prossimo avversario: «Ravenna è una squadra avvelenata – ha affermato l’head coach della Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia – una squadra che va a caccia del riscatto anche perchè rispetto alle aspettative degli addetti ai lavori era una formazione accreditata a stare tra le prime otto. Ha delle ottime individualità con ragazzi molto giovani che possiedono tanta qualità. Finora ha raccolto poco dal punto di vista dei risultati e noi  – ha proseguito Blengini – dobbiamo fare in modo che non inizino ad averne da domenica anche perché pure noi siamo a caccia di un riscatto non solo in termini di prestazione ma anche in termini di risultato rispetto alla gara con Piacenza».

E il tecnico giallorosso torna sul match di domenica scorsa: «Rispetto al match con Verona, con Piacenza c’è stato un segnale dal punto di vista della qualità del gioco che la squadra ha espresso. Contro gli emiliani siamo stati sempre in partita a parte l’inizio del secondo set, per il resto abbiamo giocato alla pari di fronte ad un sestetto che fondamentalmente era quello titolare, mancava solo Simon. Però questo ci importa poco – ha ribadito il tecnico dei giallorossi – se poi alla fine si portano a casa zero punti, per noi è una magra consolazione. Il nostro obiettivo è cercare di esprimerci nello stesso modo contro Ravenna però paradossalmente dico che per certi versi è più difficile perché le partite contro le squadre più forti le affronti sapendo che hanno loro la pressione di vincere a tutti i costi. Ravenna non ha una buona classifica e dobbiamo saper gestire la pressione non solo di dover vincere ma anche di voler vincere. Vogliamo vincere, dobbiamo vincere e sappiamo che sarà diverso rispetto alla partita con Piacenza».

Una delle variabili tecniche che potrebbe essere sfruttata è la battuta float che già contro Piacenza i giallorossi hanno dimostrato di saper eseguire in maniera efficace. Coach Blengini la vede così: «Questo della battuta float è un aspetto sempre molto delicato. È un’arma un po’ a doppio taglio: può essere l’ago della bilancia soprattutto con squadre che hanno problemi in ricezione, però per essere un ago della bilancia – ha sottolineato Blengini – deve essere una battuta float eseguita con coraggio, spregiudicatezza e prendendo qualche rischio. Aumentando il rischio si aumenta anche la quantità di errori. Questo è un equilibrio che va gestito in base un po’ a come va la partita. Domenica siamo riusciti a gestire molto bene la battuta e con Ravenna dovremo essere capaci di battere in maniera efficace. Il nostro obiettivo è quello di cercare di esprimerci con la stessa intensità difensiva, in copertura, nell’attenzione dei secondi tocchi e la continuità della battuta allo stesso livello con cui ci siamo espressi con Piacenza».

Infine, il tecnico della Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia getta acqua sul fuoco in merito alla vicinanza del match di Coppa Italia con Piacenza (in programma mercoledì 29 gennaio) e al rischio di pensare già al quarto di finale da giocare: «Mi auguro di no. L’ho detto dopo Verona in un momento in cui ero molto arrabbiato. Abbiamo perso un’occasione – ha evidenziato il tecnico torinese – perché eravamo partiti mettendoli sotto e in quei momenti lì con una squadra più attrezzata di noi non puoi permetterti di tirare il fiato. La nostra squadra non se lo può permettere, le nostre energie dobbiamo concentrarle nell’impegno più vicino. Questo deve essere l’input, non possiamo abbassare la guardia in nessuna partita, in casa e fuori, perché nel girone di ritorno è sempre più complicato per le squadre di seconda fascia come la nostra rispetto alle squadre di vertice. Noi non possiamo andare oltre quella che è la partita immediatamente successiva, che sia Coppa Italia o meno».

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