CASTROVILLARI (CS) – La consigliera comunale Giovanna D’Ingianna propone la realizzazione di un Pronto Soccorso Pediatrico per migliorare la qualità del servizio per i più piccoli e fragili.
“L’attenzione per il diritto alla salute delle popolazioni passa per piccole cose , ma importanti. E’ per questo motivo che desidero proporre agli organismi centrali dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza d’istituire, nel Pronto Soccorso dell’Ospedale di Castrovillari, uno Pediatrico, affinchè si possano offrire, in stato d’urgenza, cure ed attenzioni specifiche, fondamentali per la natura fragile di queste persone. Il Servizio garantirebbe un maggiore contenuto dell’Ospedale Spoke che serve, nel nostro comprensorio, oltre centomila residenti.
Questo, vicino a politiche dedicate per una Sanità Territoriale, sempre più preoccupata anche di realizzare punti di primo intervento e la collocazione più forte dei medici specialisti di medicina generale per dare maggiori risposte alle varie patologie affinchè il paziente possa essere sempre più curato presso il proprio domicilio, potrebbe ottimizzare l’organizzazione sanitaria ed assistenziale adeguandola, al meglio su scala locale, in un sistema bisognoso di flessibilità per rispondere alle diversificate esigenze esistenti ed acuto bisogno di salute. Un serio e solidale lavoro, insomma, tra competenze per un cambio di approccio dei Servizi nei confronti degli utenti, che vogliamo realizzare, anche come Amministrazione comunale in collaborazioni tra i responsabili dei Comuni e di enti, in modo più attento possibile per i diversi nosocomi del Territorio che vanno rimodulati e potenziati nell’interesse di tutti.
Le politica su questo è particolarmente impegnata per arricchire quelle risposte con risorse umane e strumentali che mancano e nel rispetto delle leggi e di quel Piano di rientro sanitario che prevede queste posizioni di vicinanza alle popolazioni. Ecco perché , a nostro parere, le diverse questioni non possono essere limitate ai termini quantitativi delle risorse economiche disponibili che, se pur non ne possono fare a meno, necessitano di specializzazione delle strutture e di diffusione dei servizi. Doveri umani, al di là del ruolo che viene ricoperto, più che vincolanti per ciascuno ed un ambito, sicuramente, di responsabilità comune.”