Il Cosenza Calcio continua il suo avvicinamento al Centenario, e tutto sembra perfetto quando mancano ormai due giorni: esauriti i tagliandi di Curva Sud, la società ha predisposto la riapertura della Curva Nord “Massimiliano Catena” per la partita di domenica contro l’Aversa Normanna, invitando inoltre i tifosi ad affrettarsi per questi ultimi giorni di prevendite. I tagliandi vanno a ruba, ed è di oggi la dichiarazione del presidente Guarascio a proposito dell’imminente festa, dichiarazione che riportiamo di seguito.
“Per me è davvero un onore essere il Presidente del Cosenza nell’anno del Centenario. In questi mesi e in
questi anni ho imparato a capire cosa sia il valore dei colori rossoblu per la città e per la provincia, cosa ci
sia dietro l’attaccamento alla squadra e cosa significa questo traguardo dei 100 anni che domenica
festeggeremo.
Il mio intendimento, quando presi la guida della società, era quello di collocare il Cosenza in una
dimensione diversa da quella in cui era precipitato. In un paio d’anni, con errori e cadute, credo che ci
siamo riusciti e ci stiamo riuscendo. Il ritorno tra i professionisti è stato importantissimo ma ora questo
magnifico campionato che i lupi stanno disputando ci deve far fare un altro e ancora più importante salto di
qualità.
I festeggiamenti più belli di questi 100 anni carichi di passione e di storia credo saranno quando avremo la
matematica certezza del nuovo salto di categoria, in una dimensione che comincia ad avvicinarsi a quello
che Cosenza e la sua provincia e il Cosenza meritano. Ci manca poco ma occorre tenere la tensione sempre
alta. Il 2014 sarà l’anno vero del centenario se porteremo a casa questo risultato e tutti i festeggiamenti
saranno più maturi, più veri, più adeguati al nostro lavoro.
Lo dico perché il Cosenza è dei tifosi. Sono loro il patrimonio vero, la linfa vitale di una squadra, che non è
una società per azioni ma il cuore di una passione collettiva. I tifosi della città, di un’intera regione, di
un’intera provincia in cui, l’ho potuto apprezzare in queste ultime settimane, non sono mai venute meno
la speranza, il tifo, la vicinanza. Il Cosenza è anche dei tanti tifosi e sportivi che vivono lontano dalla
Calabria e anche dall’ Italia.
Noi lavoriamo perché questo rapporto si solidifichi, si cementi, si irrobustisca, in uno spirito che tende ad
unire le forze migliori; non alimenti altre passioni se non quelle del tifo per la squadra. Solo così questi 100
anni saranno ben ricordati e saranno ben festeggiati e solo così noi renderemo onore a chi ha fatto grande
questa squadra: i calciatori, i dirigenti, i tecnici, il personale tutto”.