De Seta, tie break malinconico: sprecate due palle match

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LAMEZIA TERME – Cosenza è sommersa dall’ immondizia e i pompieri, una sera si e l’altra pure, sono chiamati a spegnerne gli incendi. Una delle poche distrazioni, in questo periodo di emergenza, è lo sport. Non si indignino i più livorosi, se molte persone percepiscono le difficoltà e decidono di andarsi a cercare le emozioni nel calcio e nel volley. Cambiare le cose è doveroso, raggiungere una gioia pure. Il rapporto fra diritti e doveri però, non deve mai sbilanciarsi. Negli anni novanta, Troisi difese i napoletani che gioivano per il Napoli di Maradona: “ma è possibile che noi siamo condannati all’infelicità ?”. I cosentini condividono il pensiero del comico campano ? Si, altrimenti non impazzirebbero per i lupi sportivi.

In questa domenica però, la città bruzia si è divisa in due: i calciofili hanno festeggiato il loro centenario, i pallavolofili hanno invece perso il derby. La partita più frizzante e tragica della stagione di volley, giocata a Lamezia contro i lametini dell’ Islap, si è spenta al tie-break. Gli atleti del coch Marano, che sono stati avanti per un set a zero e per due set a uno, hanno sprecato due match point (12-14) nell’ultimo set, prima di crollare per 16 a 14. Si lacera così l’imbattibilità dei cosentini. Si sbriciola con la sconfitta nel derby il primato di una squadra che dalla prossima giornata ritornerà ad inseguire. Fabrizio Marano e giocatori hanno guardato il tabellone con l’amarezza di chi voleva trionfare e dovrà viaggiare verso casa con una convinzione. Quella di non poter urlare: “non siamo forti, siamo micidiali. Venite a prenderci”. I lametini e Coach Rigano terranno nelle loro bacheche lo scalpo della squadra più in forma e invidiata del campionato. Anche quando sembrava che dovessero solo regolare l’acqua per la doccia, hanno tolto gli attributi e avuto la forza di capovolgere gli episodi minuscoli. Biribanti, ottimo schiacciatore con 25 punti, ha coraggiosamente salvato una palla sul 15 a 14 del quinto set.

La De Seta Casa Conad Vena Cosenza ha perso: 21-25, 25-18, 16-25, 25-22, 16-14. Galabinov ha fatto sentire la sua “mano de piedra” con 23 punti. Lotito ne ha segnati 16 e Testagrossa 14. La ricezione, l’anello sbeccato dei cosentini, non è stata ingrata. De Marco, il libero, è tanto migliorato anche se stanotte ripenserà al suo errore sul 14 pari del tie-break. I dettagli hanno premiato i lametini e condannato i cosentini, che nel momento decisivo hanno avuto braccia e gambe tremanti e la mente un po’ opaca. Si, il tie-break è una lotteria e una sfida ai rigori dove può comandare la stanchezza, ma è sempre meglio vincere di poco che perdere di poco. Una tesi scontata che Marano e giocatori avrebbero voluto presentare ai loro tifosi. Il coach aveva preparato la partita con piglio esperto, bramava per una vittoria annusata per ore ed alla fine ha constatato che quella di oggi è la terza sconfitta stagionale. Nei prossimi allenamenti userà di più il bastone ?

Si cade per imparare e rimettersi in piedi e per farlo servono mani e qualcosa che sta in mezzo alle gambe. La De Seta non avrà nemmeno il tempo per disabituarsi al suo ruolo da protagonista. Il campionato non è concluso, il suo compito non è cambiato.

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