Nuova Gioiese – Città di Messina 2-1 (25′ Manfrè, 43′ Pascu, 78′ A.Crucitti)
Nuova Gioiese: Panuccio, Cosoleto, Sorgiovanni, Taverniti, Condomitti, Nesci, Lombardo, Guerrisi, G.Crucitti, A. Crucitti, Pascu. In Panchina: Andreoli, Cirianni, Lucà, Saccà, Figliomeni, Misale, Bugatti, Ferraro, Barilà. Allenatore: Dal Torrione.
Città di Messina: Mannino, Brancato, Fragapane, Munafò, Puzone, Frassica, Parachi, Santamaria, Manfrè, Trovayo, Vella. In Panchina: Fazzino, Pino, Costa, Bonamonte, Portovenero, Calogero, Galletta, Busà, Casale. Allenatore: Laganà.
Arbitro: Mansi di Nocera Inferiore
Guardalinee: Cappiello e Santarsia di Matera
Dopo quattro mesi di digiuno la Nuova Gioiese ritrova la vittoria nel derby contro il Città di Messina. Dopo essere andati in svantaggio i padroni di casa non hanno perso la calma trovando prima il pareggio nel finale del primo tempo con l’ariete Pascu e poi trovando la rete della vittoria nella ripresa con Antonio Crucitti. Con i tre punti conquistati i viola raggiungono matematicamente l’obiettivo della salvezza con sette giornate d’anticipo e possono dunque puntare con più tranquillità ad un possibile piazzamento playoff. Il Città di Messina allenato dal subentrante Laganà, applaudito dai tifosi gioiesi al suo ingresso in campo per i suoi trascorsi in maglia viola, ha comunque giocato una buona gara ma ha avuto il demerito di non saper gestire il vantaggio raggiunto con Manfrè, che al 25′ aveva trafitto Panuccio con un bel diagonale una volta entrato in area di rigore. Gli uomini di Dal Torrione, scesi in campo con un 4-1-4-1, inizialmente si sono affidati ai lanci per il solito Pascu, riapparso oggi nella forma migliore, e una volta siglato l’uno a uno hanno prodotto molte occasioni da rete alla ricerca della vittoria. E puntualmente il gol del 2 a 1 è arrivato nella ripresa con Crucitti. Così il
pubblico del Polivalente ha potuto sprigionare tutta la sua gioia per i tre punti conquistati, meglio se contro un rivale storico come il Messina. Prossimo incontro per i viola domenica prossima in casa del Torrecuso.
Domenico Barone