VIBO VALENTIA (VV) – Anche quest’anno, come l’anno scorso, nonostante riunioni tecniche e reciproci impegni formali tra i vari Enti intervenuti nella sede dell’Ufficio Territoriale di Governo di Vibo Valentia, si ripropone l’impossibilità dell’utilizzo dell’impianto irriguo “Murria” gestito dal Consorzio di Bonifica Tirreno Vibonese.
Il presidente della Coldiretti vibonese Onofrio Casuscelli ha scritto una lettera all’Amministrazione provinciale di Vibo Valentia e per conoscenza all’Ufficio Territoriale del Governo, ai sindaci di Zungri, Filandari, Briatico, Cessaniti, al Corpo Forestale dello Stato, all’Asl e Arpacal, al Consorzio di Bonifica Tirreno Vibonese. Come è noto – si legge nella lettera – i controlli svolti hanno da tempo accertato e confermato ultimamente che le acque del torrente, risultano inquinate a causa di scarichi incontrollati a cui non si è posto rimedio. Tale situazione, che riguarda 400 ettari e 120 utenze circa nel territorio del comune di Briatico, di fatto impedisce l’erogazione dell’acqua agli imprenditori agricoli che ne fanno richiesta e la circostanza compromette in modo irreversibile colture agricole quali la cipolla rossa IGP ed altri ortaggi. Di fatto un moderno impianto irriguo a pressione con scheda magnetica, non può essere utilizzato!
Gli agricoltori, – sottolinea Casuscelli – ne subiscono le conseguenze sia direttamente per il mancato reddito che indirettamente poiché il Consorzio di Bonifica, Ente di autogoverno degli agricoltori, si trova nell’impossibilità di erogare l’acqua e quindi di avere il corrispettivo per il servizio reso, che prevede l’utilizzo di diverse maestranze, che dovranno essere retribuite. Il Consorzio,- aggiunge Casuscelli – nel caso di utilizzo dei pozzi spenti, per riempire la vasca di accumulo, dovrebbe sopportare altissimi costi che ricadrebbero sui produttori agricoli.
Alla luce di queste argomentazioni, Coldiretti chiede all’Amministrazione Provinciale di Vibo Valentia di rimuovere tutte le situazioni che impediscono la regolare fornitura idrica agli utenti. Formula all’Amministrazione provinciale di Vibo Valentia, altresì formale diffida, con ogni più ampia riserva di diritti, ragioni e azioni per la richiesta dei danni che dovessero verificarsi ai produttori agricoli. Viene chiesto agli altri Enti che ognuno per le proprie competenze e responsabilità, nell’ottica di una moderna politica territoriale, pongano in essere ogni utile ed efficace azione per la risoluzione del grave problema che, se non risolto, potrebbe portare a complicazioni per quanto riguarda l’ordine pubblico.