Il direttore sportivo giallorosso traccia un breve bilancio al termine della Regular Season: “Avremmo dovuto gestire meglio gli infortuni”. Ora i play-off 5° posto: “L’importante è avere la possibilità di giocarcela al completo”.
Doppia seduta di allenamento oggi per i giallorossi. Al mattino seduta pesi in palestra, pomeriggio dedicato alla tecnica. La squadra sta
lavorando al completo con l’obiettivo di preparare al meglio la prossima partita che vedrà impegnati Forni e compagni in Gara 1 dei quarti di finale play-off 5° posto. A trarre un breve bilancio stagionale è stato il direttore sportivo Francesco Prestinenzi, il quale si è anche soffermato sul tema della riforma dei campionati (domenica, a questo proposito, è in programma una tavola rotonda al Centro Pavesi di Milano e si parlerà proprio di riforma dei campionati maschili con la presenza dell’amministratore delegato della Lega Pallavolo Massimo Righi). Il ds giallorosso traccia il proprio giudizio sull’andamento della stagione al termine della regular season: «Il giudizio purtroppo – ha affermato l’uomo mercato della Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia – è negativo.
Anche se ci sono stati gli infortuni avremmo dovuto gestirli meglio. C’è stata una cattiva gestione della situazione da parte della società». Archiviata la stagione regolare, adesso c’è da pensare ai play-off 5° posto che mettono in palio un posto in Europa (qualificazione alla Challenge Cup) per la squadra vincitrice. Questo il pensiero di Prestinenzi: «L’importante è avere la possibilità comunque di giocartela. Se noi abbiamo i giocatori a disposizione possiamo valutare la nostra reale forza al di là del tipo di risultato che può scaturire. E’ una formula nuova – ha aggiunto il direttore sportivo vibonese – che abbiamo studiato insieme alle società della Lega, un incentivo per giocare comunque». Un giudizio di favore su un avversario piuttosto che
un altro? «Se si vuole arrivare alla fine bisogna giocare con tutte le squadre». Saranno settimane importantissime per la pallavolo italiana. In gioco c’è il futuro del movimento. Si guarda a nuovi modelli e ad una nuova strutturazione dei campionati. Sul campo c’è anche la proposta (inviata ad alcuni suoi colleghi) del direttore sportivo Francesco Prestinenzi, fautore del rinnovo del blocco delle retrocessioni e sostenitore dell’introduzione di un tetto agli ingaggi degli atleti:«I colleghi ai quali l’ho inviata – ha sottolineato Prestinenzi – reputano interessante la mia proposta. C’è una crisi economica in atto a livello globale, ma la pallavolo italiana vive una crisi propria, forte e pericolosa. Una soluzione bisogna trovarla, non investendo di più, ma di meno. Per renderlo più interessante e competitivo abbiamo bisogno di un livellamento. Sono consapevole che non sia appropriato parlare di livellamento nel mondo dello sport, ma dobbiamo guardarci intorno e capire che occorre un deciso cambio di marcia. Il blocco delle retrocessioni lo ritengo fondamentale, ma non basta». E qui Prestinenzi introduce il tema degli ingaggi: «La voce di bilancio più cospicua (circa il 90%) è costituita dagli ingaggi. Se si vuole un risparmio – ha evidenziato il direttore sportivo della Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia – occorre introdurre un tetto degli stipendi con un ranking di giocatori italiani da stabilire. In un momento così delicato, occorre
darsi una scaletta con delle priorità ben definite». Prestinenzi introduce poi un punto dirimente nella sua analisi: «Oggi noi offriamo ai giocatori ingaggi elevati che però globalmente non nnalzano la qualità del nostro prodotto. Che senso ha fare ciò se non riusciamo a vendere questo spettacolo? Bisogna fare di tutto per rendere questo sport appetibile, farlo camminare con le proprie gambe. Questo sport sta vivendo solo grazie alla “follia” di qualche sponsor/proprietario».