Fondi Ue, sinergia tra Assessorati per le politiche abitative

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CATANZARO – Tre Assessorati regionali in campo per condividere una strategia comune sulle politiche abitative in Calabria, a partire dalla nuova programmazione dei fondi comunitari 2014/2020. L’Assessore regionale alle Infrastrutture e Lavori pubblici Pino Gentile, l’Assessore al Bilancio e alla Programmazione nazionale e comunitaria Giacomo Mancini e l’Assessore al Lavoro e Politiche sociali Nazzareno Salerno hanno avviato – informa una nota dell’ufficio stampa della giunta regionale – un percorso condiviso nella lotta alle emergenze sociali legate all’esclusione abitativa, in vista della scrittura del nuovo Programma Operativo regionale. Una sinergia che è stata al centro del workshop dal titolo “Politiche abitative e contrasto alla povertà” che ha visto confrontarsi sul tema dell’housing sociale esperienze nazionali ed europee, nella Biblioteca civica di Cosenza, nel cuore del centro storico. “Un luogo simbolo – ha detto l’Assessore Giacomo Mancini – perché attraversato da grandi emergenze sociali, dal quale partire per progettare insieme il futuro della Calabria”. “Nel prossimo settennio 2014/2020 – ha ricordato Mancini – la Calabria  potrà beneficiare di oltre 10 miliardi e mezzo di euro, una cifra incredibilmente grande. Rispetto alla programmazione di questi fondi – ha aggiunto – abbiamo deciso di imboccare la strada della condivisione, per definire insieme la traiettoria che ci porterà alla scrittura del nuovo Programma operativo: sui contenuti vogliamo confrontarci con il territorio e con realtà nazionali ed europee, recepirne i suggerimenti e le proposte”. Un percorso che guarda al futuro ma tiene conto di quanto fino ad oggi è stato fatto, ad esempio nel campo delle politiche abitative. A partire dai risultati raggiunti negli ultimi quattro anni dall’esecutivo Regionale. “Abbiamo lavorato molto per poter dare risposte ai calabresi sul tema della casa – ha
spiegato l’Assessore Pino Gentile – riuscendo alla fine a sbloccare risorse per 155 milioni di euro. Conosciamo bene le difficoltà legate al disagio abitativo – ha proseguito – soprattutto per i giovani, i quali si trovano a scontrarsi con la rigidità  delle banche che sono diventate un muro. È proprio per superare queste difficoltà, che abbiamo appena deliberato un provvedimento – ha chiarito ancora Gentile – che agevola chi vuole comprare casa e che pone la Regione come garante in banca attraverso Fincalabra. Un risultato di cui siamo molto orgogliosi ma che non è ancora abbastanza. Ci siamo battuti con forza, in passato, perché la Calabria usufruisse dei fondi comunitari, ora vogliamo far sì che la programmazione delle risorse europee abbia al centro la casa”.

Un’ambizione che si sposa con l’obiettivo dell’Unione Europea di incidere in maniera significativa sulla lotta alla povertà, che – come ha ricordato Mancini – riguarda il 27% dei calabresi che vive in condizione di disagio economico. “La sfida – ha detto inoltre l’Assessore Mancini – è continuare a investire sulle politiche abitative attingendo ora alle risorse comunitarie. Vogliamo far vincere alla Calabria la partita della Nuova programmazione con un gioco di squadra. Per aggredire la povertà – ha concluso – dobbiamo riuscire ad investire su nuova occupazione, istruzione e politiche abitative e tutti, oggi, devono sentirsi coinvolti in questa ambiziosa sfida”.

Collaborazione e confronto sono state le parole chiave del workshop di oggi che ha gettato le basi per la costituzione di una rete di cooperazione interregionale e transnazionale sul tema delle politiche abitative. L’incontro, anche attraverso la presenza di ospiti internazionali, ha messo a confronto esperienze europee, nazionali e regionali nella gestione degli strumenti di contrasto alla povertà. Nella prima sessione del workshop si è discusso di Politiche e strumenti di contrasto al disagio abitativo facendo riferimento, tra l’altro, alla rete nazionale dell’Housing First e all’opportunità dei Fondi strutturali per interventi di trasformazione urbana e Housing sociale. Nella seconda sezione sono state invece presentate esperienze europee, nazionali e regionali e indicati i percorsi per la costruzione della rete di cooperazione.

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