Cosenza – Aprilia, le pagelle dei Lupi

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Orlandi voto 7,5: il migliore in campo per i padroni di casa, e questo nonostante l’espulsione. Salva in quattro occasioni (almeno), ingaggiando un duello personale con la squadra avversaria. Incolpevole sul gol, dimostra il suo attaccamento alla maglia con l’intervento da ultimo uomo che gli toglie la possibilità di disputare le ultime due partite. Uomo vero che dimostra di poter giocare tranquillamente titolare in qualunque altra squadra.

Bigoni voto 4,5: oggi a Miscela si è ingolfato il motore, e non è riuscito a farci vedere quello che è solito fare, cioè asfaltare in lungo e largo il San Vito. Imprecisione dilagante ed errori difensivi sono, purtroppo, il marchio di fabbrica di questa partita del Bigo, sicuramente la peggiore da quando è arrivato qui a Cosenza.

Pepe voto 4,5: degno compare di Bigoni, un po’ meglio di Guidi ma comunque sia largamente insufficiente. Il migliore dei quattro dietro è Blondett, che non raggiunge comunque la sufficienza, e tanto basta. Peccato perché era da un po’ di partite che si faceva vedere propositivo.

Guidi voto 4: dopo essere stato, dalla partita di andata contro l’Arzanese, il punto di riferimento colossale dell’intera difesa, oggi Nicholas affonda, forse per stanchezza, non sicuramente per incapacità. Il secondo tempo è uno show: prima rischia di causare un rigore, poi si perde l’uomo sul gol, infine sbaglia il fuorigioco sull’espulsione di Frattali. Le combina tutte lui.

Blondett voto 5,5: come precedentemente detto, il migliore del quartetto cetra lì dietro. Né più né meno del suo, forse un po’ meno, però non naufraga come i compagni di reparto e, qualche volta, si sovrappone anche.

Giordano voto 5: gioca una partita così anonima da segnalarsi solo quando si infila i guantoni. Dispiace dirlo, ma il guerriero del centrocampo oggi sembra essere in pausa. Anzi, è più di una partita che sembra essere così.

Asante voto 5: vedi sopra. Non becca un appoggio neanche a volerlo, eppure ci mette la grinta. A certi livelli, e per certi livelli intendiamo il calcio professionistico, la grinta non basta. Anzi, forse non basta neanche nei Tornei Interparrocchiali. Lo rileva Chinellato, voto 6: fa fisico in mezzo all’area, ma i palloni che gli arrivano sono davvero pochi.

Corsi voto 4: il peggiore, peggio di Guidi. Lento, impacciato ed allo stesso tempo troppo propositivo: il troppo storpia, non si può provare sei volte la conclusione da lontano in una partita. Una giornata storta, comunque, ci può stare. Angelo ci ha abituato a prestazioni sublimi, si rifarà.

Alessandro voto 5,5: si propone spesso e salta l’uomo, ma poi incespica sul pallone e lo perde spesso. Sembra comunque in palla, se non fosse per il fatto che, avendolo visto a mille, anche a quattrocento ci fa schifo. Comunque, si erge in mezzo ad una squadra nulla. Lo rileva Napolano, s.v.: ci prova e non fa male, ma gioca poco per un giudizio giusto.

Calderini voto 5: si, Elio riesce e presentarsi saepe davanti al portiere, ma la finalizzazione? E poi: lo capiranno mai che il suo ruolo è il trequartista? Tutto questo, e molto altro, nella prossima puntata di Mistero. Lo rileva Partipilo, voto 6: i numeri li ha, lo diciamo da una vita: va solo spesso a corrente alternata.

Mosciaro voto 6: almeno lui ci prova. Stupenda l’acrobazia che aveva portato al gol dell’uno pari, ingiustamente annullata dal guardalinee: non si può, non si deve fare una cosa del genere. Mi riferisco allo sbandieramento dell’uomo in giallo, ovviamente.

Francesco La Luna

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