Riattivato il servizio dell’unità di cure complesse primarie del Reventino

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CATANZARO – Il Direttore generale dell’Asp di Catanzaro, Dott. Gerardo Mancuso, affiancato dal Dott. Giovanni Paladino, Direttore del Distretto del Lametino e del Reventino, ha incontrato nel Poliambulatorio di Decollatura i sindaci dei Comuni del Reventino per comunicare loro la ripresa dell’attività dell’Unità di Cure Complesse Primarie (UCCP), sospesa dopo che si erano verificate alcune procedure irregolari nella gestione delle attività.
Il servizio extraospedaliero, di cui usufruiscono i comuni di Decollatura, Serrastretta, Carlopoli, Soveria Mannelli, Motta Santa Lucia, Martirano Lombardo, Martirano Antico, Conflenti, San Mango D’Aquino, è stato affidato al dottor Luigi Scalzo, dopo le dimissioni del dott. Francesco Esposito, che ne coordinerà le attività.
L’UCCP è stato avviato il 2 gennaio 2014, a seguito delle deliberazioni n. 760 del 01/10/2013 e n. 993 del 09/12/2013, solo che dopo quasi tre settimane, a seguito di palese violazione del protocollo operativo, l’ASP ha proceduto, con delibera n. 46 del 30/01/2014, alla sospensione delle attività e dell’accordo con l’UCCP del Reventino. L’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro ha poi proceduto alla verifica  di quanto accaduto e messo in luce le motivazioni per cui si è giunti alla sospensione. Nei giorni scorsi, dopo le dovute verifiche e su proposta del Responsabile del procedimento, nonché dell’espressa dichiarazione di regolarità tecnica, amministrativa, documentale dell’atto resa dal direttore del Distretto, il direttore generale Mancuso ha predisposto la riapertura delle attività dell’UCCP del Reventino.
L’Unità di Cure Complesse Primarie è un servizio erogato attraverso aggregazioni strutturali multi-professionali, che affrontano le criticità e le necessità assistenziali dei cittadini con molteplici obiettivi: ridurre gli accessi con il “codice bianco” nei pronto soccorso, potenziare la prevenzione, arginare il trattamento ospedaliero di patologie croniche come diabete e ipertensione. Il servizio infatti garantirà la presenza in un’unica sede di medici di famiglia, medici di guardia medica e specialisti, che garantiranno, 24 ore su 24, l’assistenza a un bacino di circa 77 mila persone, pari al 22.8% della popolazione residente nella provincia. La struttura, nella quale il personale medico previsto è composto da cardiologo, pneumologo, chirurgo, geriatra, diabetologo e infermieri professionali, disporrà di studi medici, ambulatorio “codici bianchi”, ambulatorio di patologia, postazione di continuità assistenziale. La dotazione tecnologica prevede: standard di studio B, ECG-MAP, ecografo multidisciplinare, telemedicina, spirometro.
“All’interno di questa struttura – ha spiegato il Dg Mancuso – il paziente avrà la possibilità di trovare sempre il proprio medico di famiglia, che è colui che conosce perfettamente la sua storia clinica, insieme ad altre professionalità come i medici di continuità assistenziale (ex guardie mediche) e degli specialisti. E questo a differenza di quanto potrebbe accadere con un accesso in una struttura ospedaliera dove non si ha contezza del pregresso del paziente. In questo modo si realizza una sanità vincente e più rispondente ai bisogni della collettività. Il progetto va incontro alla necessità di una sanità sempre più vicina al cittadino”.
Soddisfazione è stata espressa dai sindaci del Reventino presenti all’incontro con il dg dell’Asp Gerardo Mancuso, che ha anticipato che a breve sarà attivato un altro servizio, in collaborazione con l’Ente Posta, con il quale si potrà, in tutti gli Uffici postali, prenotare esami ospedalieri, pagamenti di ticket e altri servizi.

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