La provocazione del Sindaco di Verona: “vietato frequentare i calabresi”

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E’ polemica in questi giorni dopo le affermazioni che il primo cittadino di Verona, Flavio Tosi, riporta ai microfoni della trasmissione televisiva Report.

Nella città di Verona pare che vi sia il serio pericolo di corpose infiltrazioni della criminalità organizzata e in modo particolare della ‘ndrangheta. Così il primo cittadino ha ben pensato, con tanto di ordinanza firmata su carta intestata del comune di Verona e firmata in calce, di applicare a tutti i presenti sul territorio comunale: il divieto di qualsiasi frequentazione con persone provenienti dalla regione Calabria; il divieto di effettuare viaggi o spostamenti per motivi di lavoro e/o turismo nella regione Calabria; il divieto per tutti gli uffici e amministratori locali di intrattenere rapporti di lavoro o altro con persone di origine calabrese. E via dicendo. Vietati anche i matrimoni misti le trasferte in Calabria delle società sportive “compresa l’Hellas”.

 

 

 

4 COMMENTS

  1. Mi verrebbe da dire ,ai hitler!!!ma ad oggi posso solo pensare e scrivere che l’ idiozia è un male incurabile.
    Spero che le persone che vivono a Verona facciano rispettare la propria libertà di pensiero,parola e nel contempo siano liberi di poter scegliere con chi parlare ,accompagnarsi,viaggiare e lavorare. La Calabria e i calabresi sono persone che mettono il cuore prima di ogni cosa, dal rapporto umano al lavoro alla dignità, all’accoglienza non basterebbero 1.000.000 di pagine per elencare le qualità dei calabresi.! Auguro al sindaco che crede di essere onnipotente di rientrare nel senno della ragione e ripesare le proprie parole.
    cordialità
    Un cittadino Italiano!
    S.R.

  2. Sindaco sei uno Stroncone frequenta prima i calabresi e dopo dai giudizio ti auguro di non poter mai x nessun motivo vedere la Calabria

  3. RicoverateLo, probabilmente avrà qualche problema è cosa…… diventa pericoloso. Il parlamento prenda dei provvedimenti per questa persona.

  4. Sindaco fallito, vatti a ricoverare nella prima clinica che sia disposto a prenderti.
    Siamo tutti esseri umani, a prescindere da dove si vive e dove si cresce.
    Non sei tu a fare dio, ne in questa occasione ne in altre, quindi fai il tuo dovere nella tua città e limitati SOLO a quello.
    Il razzista contro le persone forse meglio di te (dico forse perchè nemmeno conosci la popolazione calabrese) fallo altrove.

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