Sold out per “Come un Cenerentolo”

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COSENZA- Biagio Izzo e Peppe Barra premiati, ieri sera, dalla rassegna Teatro di Primavera. Il riconoscimento è stato consegnato, sul palco del Rendano, dall’assessore allo spettacolo del comune di Cosenza, Rosaria Succurro e dall’ organizzatore dell’evento Giuseppe Citrigno. Il sold out della commedia “Come un Cenerentolo” chiude in bellezza la rassegna . Ieri sera, sul palco del Rendano lunghi applausi e risate a scena aperta per l’ultimo appuntamento della kermesse. “ E’ una grande emozione vedere rivivere il nostro teatro – afferma nel suo intervento l’assessore Succurro – grazie all’entusiasmo di tre imprenditori del territorio e all’affetto del pubblico siamo riusciti a regalare alla città sei appuntamenti di altissimo valore artistico”. “E’ doveroso per noi ringraziare l’amministrazione comunale di Cosenza che ha patrocinato l’evento – spiega Giuseppe Citrigno – è stata proficua la sinergia tra pubblico e privato. Questa è la strada giusta – continua Citrigno – per poter dare alla città l’offerta culturale che merita”.
Ieri sera, dunque, il gran finale del cartellone “Teatro di Primavera”, evento promosso dall’amministrazione comunale e ideato da: Enzo Noce direttore artistico di “Musica & Musica”, dal Presidente dell’Associazione culturale “Le Pleiadi” Giuseppe Citrigno e da Gianluigi Fabiano della “GF Management”. Scritta da Bruno Tabacchini, Biagio Izzo e diretta dal regista Claudio Insegno la commedia “Come un Cenerentolo” è la rilettura attuale e al maschile, della celebre favola Cenerentola. Un omaggio al film- cult Il Cenerentolo interpretato, nel 1960, dall’indimenticabile Jerry Lewis. Una coppia irresistibile Biagio Izzo e il grande Peppe Barra. Un ritmo serrato, una raffica di battute e l’ironia partenopea che ha conquistato il pubblico. Questa volta la fiaba è ambientata in un hotel a cinque stelle. Biagio Izzo, nei panni di Federico, è il novello Cenerentolo. Un Cenerentolo del 2000 che incarna in tutto e per tutto “Bibì”, il personaggio che ha reso celebre Izzo all’inizio della sua carriera. Peppe Barra è la perfida matrigna, semplicemente perfetto in un ruolo “en travesti”che ben si adatta al suo talento istrionico. Una pièce brillante, come nella migliore tradizione, con tanto di corpo di ballo, siparietti musicali e gag irresistibili. Ma “Come un Cenerentolo” è soprattutto, una commedia che racconta l’attualità con un sguardo sornione. La crisi, il fallimento di un’impresa di famiglia, la voglia di riscatto. Biagio Izzo è Federico, figlio naturale di un albergatore già sposato e padre di altri due figli legittimi. Il suo arrivo inaspettato all’albergo, provocherà scompiglio in tutta la famiglia, che lo tiene a distanza. Sono troppo evidenti le differenze di livello sociale tra i fratelli “Carrozza”, cresciuti nel benessere, e l’ultimo arrivato venditore ambulante di merce taroccata. In casa è tenuto a freno e non gode di tutti i lussi riservati, invece, ai suoi fratellastri. Intanto i “Carrozza” non navigano in buone acque e così per far fronte alla crisi, decidono di “combinare” un matrimonio d’interesse con la figlia “Azzurra Principe”, di un loro vecchio amico benestante. Sarà il “Fato”, in frac e cilindro bianco, a trasformare in un perfetto gentleman Federico capace di conquistare il cuore dell’ereditiera. Insomma, una commedia a lieto fine, con tanto di scarpetta ( questa volta un bel 45 vista la stazza del Cenerentolo!) che svelerà alla Principessa chi è il suo vero amore.

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