COSENZA – Per la prima volta in Calabria una esposizione artistica di Veronica Azzinari, che sarà sabato 10 maggio alla Galleria d’Arte Marano di Cosenza, dove alle ore 18,00, verrà inaugurata, alla presenza del Presidente della Provincia, Mario Oliverio, una sua personale di opere dal titolo “Evanescenze”.
Veronica Azzinari realizza le sue opere usando una tecnica antica e laboriosa, quella della calcografia, che guarda con interesse al recupero di antiche tecniche adottate per esprimere estetiche contemporanee.
Veronica Azzinari, di origine lombarde, ventottenne, ha con se radici calabre pur avendo studiato presso la “Scuola del Libro” di Urbino specializzandosi nella sezione “cinema di animazione”, con un ricco percorso di ricerca anche sulla pittura, scultura e sulle tecniche serigrafiche.
A partire dal 2010 ha cominciato ad esporre i suoi lavori a Riccione, Rezzato (Brescia), Urbino, Pesaro, Carpi (Modena), Torino, pubblicando pure su alcune riviste, tra cui “Lo straniero” ed altre realtà editoriali del Bolognese, dei saggi su argomenti di attualità e forte impatto culturale ed artistico.
Nel 2011 il lavoro di Veronica Azzinari si avvicina alla musica che sente come supporto e ispirazione per le sue immagini. Nascono così collaborazioni con NicoNote e “La Morte”, per la quale nel 2012 realizza 30 soggetti/copertine in calcografia stampate a mano.
“Veronica Azzinari – ha scritto il giornalista e critico d’arte, Simone Sbarbati – crea con il suo lavoro artistico una simbologia sacra tutta sua, che funziona proprio perché coerente a sé stessa e invece di raccontare storie già scritte ne evoca frammenti, come in un sogno”.
Mentre per Dora Marano, gallerista, primeggia in Veronica Azzinari il desiderio e la personalità artistica, ricca di coraggio nel cercare un percorso del tutto indipendente da quello del padre calabrese, riconosciuto e chiamato da tutti “Il pittore del vento”.
Pensieri e sentimenti comuni che troviamo in un passaggio del breve intervento di presentazione del catalogo della mostra sottoscritto dalla giovane Veronica Azzinari che dice: “Le simbologie che si trovano sui miei lavori non hanno la pretesa di avvicinarsi ad alcuna religione o esoterismo, è solo che i luoghi in cui vivo spesso sono così impregnati di una strana “magia” che non riescono a fare a meno di produrre dei sogni un po’ particolari che poi cerco di trasmettere a matita, penna, pennello o punta d’acciaio…”