CATANZARO – Servono strategie d’insieme che promuovano le aree interne e tutelino il paesaggio minacciato dal dissesto. Attuare una programmazione di tutela a favore dei territori minacciati dal dissesto idrogeologico, contribuire al rilancio delle aree interne dove esistono patrimoni di rara bellezza che vanno tutelati e rilanciati nell’ottica di un marketing territoriale. Maria Saladino, candidata del Partito Democratico alle Elezioni Europee del 25 maggio 2014, interviene nel merito della nuova programmazione che vedrà una pagina importante di finanziamenti in arrivo sui territori del Mezzogiorno d’Italia.
Dal Molise all’Abruzzo, passando per Campania, Puglia, Basilicata e Calabria sono tante le aree a rischio idrogeologico che minacciano centri abitati ed elementi di pregio storico – culturale, oltre che naturalistico, che non possono essere lasciati in balia dell’incuria amministrativa e programmatica di una classe dirigente che nel passato ha solo sperperato sui territori senza tutelarli. E’ venuto il momento di parlare in sede Europea della grande necessità ed urgenza che l’Italia ha di tutelare il suo territorio per salvaguardare il patrimonio naturale che è poi fonte dello sviluppo turistico, agroalimentare ed abitativo di tantissime famiglie.
La storia recente parla di pagine drammatiche in questo senso. Dalla frana che minaccia la Madonna del Castello e la civita a Castrovillari, alle tante ferite che segnano il territorio di Calabria, Basilicata e Campania, a volte anche legati alla perdita di vita umana proprio per eventi causati dal dissesto idrogeologico. Una pagina dolorosa causata da mancate politiche di attenzione al territorio che oggi deve essere superata con strategie di consolidamento reali che diano sicurezza ai cittadini.
Si premino i progetti di sviluppo legati alla tutela del paesaggio, al suo rispetto, alle aree di promozione naturale legati alle greenway che siano da stimolo per una nuova visione del paesaggio e del suo utilizzo, con una attenzione particolare alle idee innovative che premino l’originalità e la ricchezza di proposte integrata con un brand territoriale capace di comunicare una visione d’insieme del mezzogiorno.
Allo stesso tempo – aggiunge la Saladino – si organizzi una rete diffusa di promozione per le aree interne a rischio spopolamento. Le nostre regioni hanno borghi di grande pregio, spazi incontaminati dal grande valore culturale e naturalistico, dove la storia delle passate generazioni ha scritto pagine intense di vita quotidiana legata al territorio. Non possiamo permetterci che la crisi o l’attrattiva dei grandi centri urbani lasci morire questi spazi. Serve una promozione ed una tutela delle aree interne, anche partendo dalle storie di coloro che abitano nell’entroterra e detengono il sapere storico di questa porzione di territorio che oggi può diventare la nuova via del turismo di nicchia, attento alle specificità dei contesti naturali. La ricchezza dei Parchi Nazionali, naturali, delle tante bellezze artistiche conservate nelle aree interne, legata all’agroalimentare e agli sport a stretto contatto con il territorio, possono diventare il valore aggiunto per presentare una carta del turismo sostenibile che abbracci il centro – sud come un grande attrattore dei turismi internazionali affascinati dal bello, sano e pulito.
Mutuando dalla storia programmatica di altre regioni europee possiamo capire come essere attenti al territorio significa investire in sviluppo turistico, promozione della qualità della vita, opportunità per le giovani generazioni, tutela del paesaggio, cura della salute, spazi vitali per le famiglie. Su questo la Politica si gioca la sua grande credibilità futura. Partendo dalla terra per poter costruire un futuro possibile, equo, giusto e sano per tutti. Senza speculazione, ma con grande attenzione soprattutto ai territori più deboli.