COSENZA – I finanzieri del Comando Provinciale di Cosenza hanno denunciato 30 soggetti ideatori, organizzatori ed esecutori di danni aggravati all’Inps. Circa 3000 falsi braccianti, infatti, hanno percepito indebitamente indennità non spettanti.
L’operazione, denominata “Ghost Worker”, ha permesso di smascherare una truffa concretizzata attraverso la costituzione ad hoc di aziende agricole nella zona di Corigliano Calabro, Rossano, di Cassano allo Ionio e comuni limitrofi con centinaia di lavoratori dipendenti che, in realtà, lavoravano solo sulla “carta” presso terreni di ignari o, addirittura, inesistenti committenti.
L’organizzazione criminale, in effetti, ha dapprima artatamente costituito “sulla carta” aziende agricole che erogano servizi in agricoltura a committenti proprietari di terreni destinati alla coltivazione e, successivamente, predisposto scritture private attestanti false prestazioni di lavoro agricolo.
I falsi lavoratori agricoli, per poter godere dei diritti derivanti dallo status di dipendenti a tempo determinato nel settore agricolo, hanno provveduto a versare, nelle mani
dei componenti il sodalizio criminale, somme di denaro variabili in relazione al numero di giornate attestate, mettendo in piedi un vero e proprio “mercato” delle giornate in agricoltura, dove tutti guadagnavano a spese dello Stato che erogava, a persone che non ne avevano diritto, milioni di euro di indennità.