Emergenza del personale all’Annunziata, il sindaco Occhiuto con un atto “ordina” l’assunzione di sette medici

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COSENZA – Lo aveva annunciato lo scorso 18 giugno dopo l’ennesimo passaggio istituzionale nel Pronto soccorso di Cosenza, il sindaco Mario Occhiuto. Anche quel giorno insieme agli esponenti consiliari della Commissione Sanità di palazzo dei Bruzi  aveva portato al primario Francesco Crocco ed a tutto il personale medico e infermieristico la propria vicinanza per le condizioni di lavoro praticamente al limite in cui da tempo si ritrovano ad intervenire nell’ospedale dell’Annunziata, centro Hub e pertanto riferimento principale per l’intera provincia, dove si raggiungono picchi di criticità nel periodo estivo con una domanda di accessi enorme alla quale si risponde con difficoltà. Il primo cittadino, oltre alla riconoscenza verso chi svolge mansioni delicatissime in uno stato precario dovuto al blocco dei turnover, in quella circostanza aveva detto di meditare “un atto concreto” per iniziare a dire basta a situazioni che mettono in serio pericolo la salute pubblica.

E oggi quell’atto è arrivato. Si tratta di un’ordinanza contingibile e urgente che ordina “alla Direzione Generale dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza di provvedere immediatamente, nelle more ed anche in assenza del superamento del temporaneo blocco del turn-over, all’ulteriore prosieguo dell’avviato procedimento per il reclutamento di n. 4 unità di personale medico per il Pronto Soccorso e n. 3 unità di personale medico per l’U.O.C. di Anestesia e Rianimazione, garantendone la più celere conclusione, in sintonia con i principi fissati dalla legge n. 241 del 1990, in considerazione della assoluta eccezionalità della prospettata situazione attuale di grave pericolo che involge l’intera collettività locale”.
Il Sindaco insomma impone l’assunzione immediata di 7 medici attraverso  una responsabilità personale che forse non ha precedenti in Italia. Un’azione “anomala”, eccezionale, nonostante la legittimità della decisione attribuitagli dai poteri che la legge mette a sua disposizione.
Mario Occhiuto lo ha spiegato convocando questa mattina in Comune una conferenza stampa molto partecipata, con la presenza del management sanitario e di numerosi medici: “In questi ultimi mesi abbiamo avuto diversi incontri con i medici e con i dirigenti sanitari oltre che con il Prefetto che ha dimostrato una sensibile attenzione alla vicenda – ha esordito il Sindaco nel salone di rappresentanza – ma le situazioni di emergenza nonostante le riunioni e i proclami perdurano tuttora, registrando addirittura un’intensificazione nella stagione in corso. Ho quindi fatto una cosa strana,se volete, emettendo un’ordinanza in cui si ordina di assumere dei medici attraverso i poteri che la legge mi dà come massima autorità sanitaria presente sul territorio. Il senso qual è? Non è più possibile doverci muovere sempre in emergenza. Ci muoviamo in emergenza per i rifiuti, i trasporti, per la sanità. La provincia di Cosenza – ha proseguito ancora Occhiuto – nella ripartizione complessiva della spesa sanitaria ha somme inferiori rispetto alle altre province. Ne ho chiesto spesso conto e nessuno mi ha saputo rispondere perché. All’Annunziata c’è un numero di accessi assolutamente sproporzionato rispetto al personale che vi opera. Questo attiene al campo dell’incolumità delle persone e della salute pubblica, ecco perché questo mio atto straordinario vuol suscitare una riflessione. Oggi – ha poi sottolineato – abbiamo messo una toppa a un problema serio, ma questa toppa ovviamente non risolve il problema. L’ordinanza è un fatto limitato che non dissolve la crisi della sanità sul territorio. Io interpreto la politica in questa maniera: a favore del bene collettivo, favorendo ciò che è assolutamente necessario. Il mio atto mira a scuotere le coscienze e ad evitare dei rischi ai cittadini”.

Occhiuto ha ricevuto gli apprezzamenti diretti dei vertici sanitari locali e dei medici seduti in sala fra i giornalisti.
William Auteri, direttore sanitario dell’Azienza ospedaliera, al tavolo dei relatori lo ha rimarcato con forza: “Ringrazio il sindaco perché ho visto ogni volta la sua enorme disponibilità ad ascoltare. In questo momento rappresento l’area strategica dell’ospedale dell’Annunziata e intendo sottolineare il suo intervento perché so bene quale atto di responsabilità sta facendo con questa ordinanza. Si tratta di un atto d’amore verso l’ospedale della sua città. Un ringraziamento speciale voglio riservarlo inoltre al signor Carmine (il capo di gabinetto Carmine Potestio pure lui presente, ndp), disponibile e attento. Quattro medici per il pronto soccorso e tre per la rianimazione – ha detto Auteri – non sono cosa da niente. E’ un grande messaggio”.
A seguire, l’intervento incisivo di Teresa Papalia della CGIL Medici che nell’occasione ha anche parlato in rappresentanza delle sigle CISL UIL Aroi Fassid Anao e Ampo: “Al momento  – ha dichiarato – il sindaco Occhiuto è l’unico politico e amministratore che ha accolto tutti i nostri appelli, e non sono stati pochi, nei confronti degli enti e degli organi centrali. Mi piace evidenziare come pure il Prefetto abbia condiviso l’atto odierno del primo cittadino. Ciò che è importante è che oggi si realizzi anche una minima cosa nell’oceano  ospedaliero dei nostri disagi”. La sindacalista Papalia non ha risparmiato accuse “ai vari management che nel tempo hanno mal governato”, ed ha chiuso tenendo ad esprimere gratitudine, oltre che al Sindaco, al presidente della Commissione consiliare Sanità di palazzo dei Bruzi Massimo Bozzo (“un’altra persona che ci è stata molto vicina”). Quest’ultimo ha preso la parola per rassicurare:  “Il lavoro della nostra Commissione nei mesi passati era iniziato ricevendo il direttore generale Gangemi a proposito del reparto Pediatria. Già allora erano stati avanzati degli allarmi. La commissione non molla, continueremo a incalzare la dirigenza. Ne approfitto per sollecitare il qui presente dott. Auteri non solo su Pediatria ma anche sul padiglione di Dermatologia dell’ospedale Mariano Santo”.

Il direttore generale Asp Gianfranco Scarpelli, dal canto suo, pur approfittando del microfono per replicare ai sindacati che ne hanno chiamato in causa la politica gestionale e per mettere in guardia dal Piano operativo 2013-2015, si è unito al coro dei consensi nei confronti dell’ordinanza di Occhiuto: “E’ un punto di partenza adottato dal Sindaco per smuovere il panorama regionale, anche se credo che questa sua decisione avrà eco nazionale, essendo un gesto a mio parere mai fatto in precedenza da parte di un primo cittadino”.
Infine, altrettanto entusiasmo è stato espresso da Franco Pichierri, responsabile amministrativo dell’Inrca: “Abbiamo un grande Sindaco scelto dalla città, che ha utilizzato in maniera straordinaria i suoi poteri. Questo atto dovrà meritoriamente avere un rilievo nazionale. Il sindaco di Cosenza – ha affermato Pichierri – ha in questo modo sfidato il Ministro della Salute. Come ha egregiamente esposto il professore Ettore Jorio qualche giorno fa sul Sole 24 Ore, un piano di riorganizzazione non è solo un piano dei tagli. Dobbiamo smetterla di trasformare un problema umanistico sanitario in un problema ragionieristico”.

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