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LAMEZIA TERME –  “Le prossime elezioni a primo cittadino della città di Reggio Calabria, città tristemente nota e simbolo del “modello Scopelliti”, dovranno segnare una netta linea di demarcazione rispetto a un sistema di gestione della cosa pubblica basata sul malaffare e sulla corruzione.

Dai candidati di dx e di sx che si candidano alla carica di sindaco, chi con le primarie e chi con accordi di palazzo, ancora non abbiamo sentito una sola parola sulla vicenda ATAM e come intendono procedere, se veramente interessati alle sue sorti a tutela dei dipendenti e del diritto alla mobilità dei cittadini dell’intera area urbana, per addivenire al risanamento dell’azienda qualora vincessero le elezioni.

Dicano,da subito,se, nel loro programma elettorale, è previsto il rilancio e il risanamento dell’azienda o anche loro pensano che i debiti,che ammontano a oltre ventisei mln di euro, accumulati dalle disastrose gestioni da parte dei manager nominati dalle Giunte tricolore di Peppe, dovranno essere ripianati con i sacrifici dei lavoratori e delle lavoratrici com’è stato loro imposto dall’accordo infam e sottoscritto dalle OO.SS. padronali.

Le stesse OO.SS che oggi si vantano di aver convinto i lavoratori ad accettare notevoli sacrifici ma che, a nostro parere, hanno uguali responsabilità visto che sono stati attori protagonisti cogestendo insieme ai vari manager l’azienda.

Non ci sembra che da parte loro siano mai state mosse critiche al modello di gestione nel corso di questi anni, si desume quindi,  che per loro era tutto regolare e conveniente.

Dicano, ai lavoratori e alle lavoratrici dell’ATAM, chiaramente e senza giri di parole o in politichese, se anche loro, qualora vincessero le elezioni,attueranno il piano di rientro e quindi, se concordano che l’azienda licenzi tre dipendenti, collochi in cassa integrazione in deroga otto lavoratori e utilizzi contratti di solidarietà e il taglio del salario per oltre 250 euro per ogni dipendente che rimarrà in servizio per mantenere in azienda altri ventotto colleghi che risultano, rispetto al piano aziendale, in esubero.

Aspettiamo risposte e impegni formali da parte di chi ha l’obbligo di parlare anche di queste cose e non soltanto dei propri rivali nelle primarie o nelle scelte di palazzo visto.

Le risposte su temi come quello dell’ATAM, della Multiservizi, della gestione dell’acqua e della depurazione si capiranno se veramente può iniziare una fase nuova, oppure i cittadini di Reggio Calabria vedranno sfumare il sogno, che è anche quello di tutti i calabresi, di avere una città degna della propria storia e cultura che si candida a essere l’unica città metropolitana del sud Italia”.

 

 

Federazione regionale della Calabria

USB Lavoro privato

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