L’investimento della Diga cerca posto nel decreto “Sblocca Italia”

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GIMIGLIANO (CZ) – L’investimento della Diga sul Fiume Melito nel Comune di Gimigliano, ritenuto indispensabile e prioritario da ben 51 sindaci, deve trovare posto e spazio nelle risorse che saranno previste nel decreto “Sblocca Italia” che il Governo si appresta a varare nel prossimo Consiglio dei Ministri del 29 agosto. Grazioso Manno, presidente del Consorzio di Bonifica Ionio Catanzarese soggetto titolare del progetto della Diga, rilancia la vicenda facendo forza proprio sulla segnalazione dell’opera fatta da 51 primi cittadini che sottoscrivendo la lettera inviata tempestivamente a Matteo Renzi, hanno ravvisato, in questa importante opera, un ruolo strategico per la nostra regione per realizzare un grande bacino idrico nella Calabria centrale, sfruttando le ingenti risorse di acqua della Sila con evidenti vantaggi sociali, infrastrutturali, economici e occupazionali. Insieme alla lettera, a suo tempo, è stato inviato il progetto di fattibilità economico-finanziario, che descrive un quadro completo di ciò che rappresenta l’opera, e di come si intende, attraverso l’impostazione di un finanziamento integrato, coinvolgere operatori pubblici e privati, per la realizzazione di tutti gli investimenti che riguardano le opere di adduzione e derivazione dei fiumi, la realizzazione della centrale idroelettrica e le opere di derivazione a valle dei fabbisogni potabili, irrigui e industriali. La realizzazione della Diga sul Melito sarebbe, infatti,  in grado di assicurare sviluppo a un vasto territorio, proprio valorizzando una delle risorse che ha la Calabria e cioè l’acqua per poterla poi utilizzare al triplice scopo potabile, irriguo e idroelettrico. In un colpo solo, si innesca un meccanismo virtuoso in grado di dare un contributo alla crescita omogenea e uniforme su tutto il territorio nazionale come auspicato, e da noi condiviso, dal Presidente del Consiglio.

 

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