ROMA – L’ipotesi insensata di trasferire i Bronzi di Riace da Reggio a Milano in occasione dell’Expo 2015, proposta dall’ambasciatore per le Belle Arti Vittorio Sgarbi e avallata dal presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, è un vero e proprio schiaffo alla Calabria e a tutti i calabresi. I Bronzi di Riace sono il fiore all’occhiello della nostra regione, un simbolo di rinascita per un territorio vittima di decenni di mala politica che non ha saputo valorizzare le bellezze culturali, artistiche e paesaggistiche. E loro cosa pensano di fare? Vogliono derubarci dicendo che lo fanno per il nostro bene, che la Calabria avrà dei ricavi da questo trasferimento. Ma di quali ricavi parlano? Come può una Regione guadagnare dalla perdita dei suoi tesori?
Se l’ambasciatore delle belle arti di Expo 2015 reputa che i Bronzi di Riace rappresentino un orgoglio nazionale, non sarebbe stato utile, ad esempio, investire i soldi pubblici per il completamento dell’autostrada Salerno–Reggio Calabria in modo che i turisti possano essere facilitati nel visitare la terra dei Bronzi? Forse è pretendere troppo. Al momento non esiste un solo motivo valido per sostenere tale iniziativa mentre le ragioni per opporsi sono fin troppo numerose. Oltre infatti alla perdita economica e culturale esiste anche un pericolo meramente tecnico. Al momento i Bronzi sono custoditi in una sala dotata di un sistema di controllo del clima che impedisce l’innescarsi di fenomeni di corrosione. Sia la Soprintendente ai beni archeologici calabresi, Simonetta Bonomi che il prof. Schepis, restauratore dei Bronzi, affermano che un eventuale spostamento sarebbe pericolosissimo per la loro integrità. Siamo pronti a correre questo rischio?
Ma c’è di più. Anche se questo eventuale trasferimento non fosse pericoloso per l’integrità dell’opera, noi del Movimento 5 stelle ci opporremo comunque in quanto non vogliamo che il nostro tesoro diventi simbolo di una manifestazione concepita in maniera del tutto sbagliata, la cui gestione dei relativi fondi è peraltro oggetto di attenzione da parte delle autorità giudiziarie competenti. Non vogliamo che i Bronzi possano rappresentare un’opera che riteniamo inutile nonché dannosa per il nostro Paese, una macchina mangia soldi che vive grazie allo sperpero di denaro pubblico. Avvallare la costruzione dell’Expo è da incoscienti e cercare di dargli dignità con le più disparate forme di valorizzazione lo è ancor di più. Con l’Expo 2015 è andato in onda il classico matrimonio all’italiana tra politica e malaffare, un evento a cui noi non vogliamo partecipare.
Abbiamo presentato una interrogazione ai ministri competenti affinché facciano chiarezza sulla questione. Vogliamo sapere cosa intende fare il Governo per impedire questa mercificazione del patrimonio artistico italiano. La Calabria sta diventando un corpo in coma irreversibile da cui poter espiantare i suoi organi più nobili. Non permetteremo che questo accada. Questo trasferimento non s’ha da fare, né domani né mai.