Massimo Occhiuto: “Restituiamo il campo Coni alla città”

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REGGIO CALABRIA – “La chiusura del Campo scuola Coni decretata lo scorso 14 aprile dalla terna commissariale ha sottratto alla nostra città il più importante impianto che consentiva la pratica della regina delle discipline olimpiche.”

Queste le parole di Massimo Occhiuto (Primavera Reggina) candidato al Consiglio Comunale. “A seguito di tale Ordinanza la città e tutti i cittadini che ne hanno negli anni usufruito si sono ritrovati “per strada”, gli atleti e gli appassionati hanno quindi dovuto porre rimedio inventandosi siti e percorsi alternativi in luoghi certamente meno sicuri di questa struttura che a memoria d’uomo è stata sempre nelle medesime condizioni attuali. Inoltre, ogni anno in coincidenza dell’inizio delle attività scolastiche numerosi gruppi di bambini iniziavano anche l’attività sportiva che gli consentiva di aderire al motto “mens sana in corpore sano”, oggi larga parte di questi bambini non potrà più fare quest’attività sportiva perché non esiste un sito alternativo. È di questi giorni il susseguirsi di notizie che davano per imminente la riapertura del “campo” ma in realtà nonostante questo chiacchiericcio ancora i cancelli rimangono chiusi. Preso atto che l’attività sportiva organizzata ha la necessità di rispettare in toto leggi, leggine, regolamenti, circolari ed indicazioni di ogni svariato Ente che ne possa avere competenza, ci si chiede se lo stesso debba avvenire anche per la fruizione di un parco pubblico, di uno spazio alberato o di un tracciato in terra ovunque questo sia posto.

Ed allora perché non riaprire il “parco CONI” alla libera fruizione dei privati cittadini che hanno voglia di passeggiare, camminare o correre negli spazi verdi dell’impianto mantenendo inibiti all’uso le parti ammalorate come la tribuna ed i vecchi spogliatoi. Per far ciò non è necessario che lo spazio sia dotato di infermerie, spogliatoi, docce ed altre amenità che in questo istante non possono essere rese disponibili.

Quindi, appellandoci a S.E. Prefetto Chiusolo, come oggi egli stesso ha fatto alla Patrona Cittadina, chiediamo che la Commissione Straordinaria nell’esercizio dei suoi propri poteri deliberi la riapertura di questo vitale spazio concedendolo all’uso dei privati cittadini per come sopra descritto.”

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