LEGA PRO/ Sindaco Speranza scrive a presidente federale Macalli: “Partite solo di domenica”

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LAMEZIA TERME (CZ) -Il sindaco Gianni Speranza ha scritto al presidente della Lega Pro Unica, Mario Macalli, per portare alla sua attenzione gli insostenibili disagi che sta creando alla città il fatto che le prime partite interne di campionato della Vigor Lamezia siano state tutte fissate nella giornata di sabato.

Come noto lo stadio Guido D’Ippolito, costruito molti anni fa, si trova nel centro della città e in particolare lungo l’arteria essenziale per il traffico cittadino in quanto collega i due centri principali della città .

Inoltre ai moltissimi studenti lametini che frequentano le scuole e gli istituti scolastici cittadini se ne aggiungono tantissimi altri che provengono dai paesi limitrofi e raggiungono la città attraverso autobus che percorrono proprio la citata arteria.

Nella stessa giornata di sabato si svolge ormai da quasi un secolo il tradizionale mercato degli ambulanti che ha sede proprio nei pressi della zona circostante lo stadio.

In occasione della prima partita svoltasi sabato 6 settembre il sistema di prefiltraggio (realizzato in osservanza delle prescrizioni contenute nella legge contro la violenza negli stadi ed esplicitata nella circolare della Lega Pro sulla licenza d’uso degli stadi, composto da veri e propri cancelli che impediscono il passaggio delle auto e impongono addirittura il controllo dei tanti pedoni residenti nelle zone circostanti lo stadio) ha comportato il blocco totale del traffico ( tre ore necessarie per il montaggio delle barriere, due ore prima dell’inizio delle partite per come richiesto dalla Lega, due ore di svolgimento delle partite più tre ore per il deflusso e lo smontaggio delle barriere) e ha mandato letteralmente in tilt tutta la città, nonostante a quella data non fosse ancora iniziato l’anno scolastico.

Tutto ciò ha creato un clima di grande tensione tra i cittadini oltre che disagi alle attività commerciali e produttive.

È doveroso sottolineare che tutto ciò è stato realizzato non per una scelta dell’Amministrazione comunale, ma in adempimento da parte delle Forze dell’ordine e della Polizia Municipale delle rigide prescrizioni imposte dalle disposizioni di legge di riferimento per la serie C unica.

Al fine di limitare il più possibile i disagi ai cittadini e in particolare per tutelare i bambini delle scuole dell’infanzia e primarie, in vista della partita in programma sabato prossimo 20 settembre ore 15.00 contro la Salernitana, per motivi di ordine pubblico il sindaco è stato costretto ad emettere un’ordinanza di chiusura di alcune scuole, provvedimento eccezionale che non si può ripetere.

Nella nota inviata a Macalli, il sindaco ha quindi sottolineato che Lamezia Terme, per l’ubicazione dello stadio e per le ragioni sopra esposte, non è assolutamente in grado di sopportare che altre partite si svolgano il sabato o altri giorni feriali. Né è pensabile che per tutti gli altri sabati si sia costretti a dover ricorrere a misure estreme come la chiusura delle scuole o dei mercati. Pertanto, il sindaco ha chiesto formalmente al presidente Macalli che tutte le prossime partite interne di campionato della Vigor Lamezia vengano fissate soltanto di domenica.

Tra l’altro il problema si porrà, anche con maggiori drammaticità, in occasione della partita già fissata dalla Lega per sabato 11 ottobre ore 16.00 considerato che si tratta del derby tra la Vigor Lamezia ed il Catanzaro.

“Sono allarmato – ha dichiarato il sindaco Speranza – per la situazione che si è verificata sabato 6 settembre nella nostra città e per quello che si potrà verificare già sabato prossimo. La promozione della nostra squadra nella serie C unica comporta misure di legge che imposte dal Ministero degli Interni e dalla Lega Calcio per uno stadio che si trova nel centro della città provocano problemi enormi che invece si possono attenuare giocando soltanto la domenica. Spero che la richiesta dell’Amministrazione venga accolta e che quella con la Salernitana sia l’ultima partita che si giochi non di domenica”.

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