ROMA – “L’uccisione dell’orsa Daniza pone seri interrogativi in merito, non solo alle responsabilità, ma anche alla capacità della Provincia Autonoma di Trento di gestire i progetti di ripopolazione e tutela degli orsi finanziati dall’Unione europea nell’ambito del programma LIFE“, è quanto dichiara l’eurodeputata del M5S Laura Ferrara che ha presentato un’apposita interrogazione parlamentare insieme ai colleghi Marco Zullo, Marco Affronte, Tiziana Beghin, David Borrelli, Dario Tamburrano e Marco Valli.
“La direttiva “Habitat” 92/43/CEE – ha aggiunto la Ferrara – impone agli Stati membri di sorvegliare lo stato di conservazione di diverse specie ed habitat naturali, tra cui gli orsi. In questo contesto l’Ue, attraverso il programma LIFE, ha finanziato diversi progetti, alcuni dei quali, per un valore complessivo di circa 12 milioni di euro, sono stati realizzati nel parco naturale Adamello Brenta e gestiti dal Servizio Foreste e Fauna della Provincia Autonoma di Trento“.
“L’uccisione di Daniza, a causa di una dose eccessiva di sonnifero utilizzato per la cattura, onde scongiurare presunti pericoli per l’uomo, è la chiara conseguenza di un intervento sproporzionato rispetto all’effettivo pericolo oltre che non conforme ai protocolli LIFE. È evidente – ha chiosato la portavoce dei cittadini del M5S – che quanto accaduto rende necessaria un’indagine della Commissione Ue volta a fare chiarezza sulla capacità della provincia di Trento di portare a termine i progetti LIFE intrapresi e quelli di imminente attuazione, tra cui il LIFE DINALP BEAR, che prevede un budget di quasi 6 milioni di euro, di cui 4 provenienti dall’Ue“.
E i 12 milioni di euro?, vanno restituiti e dati a persone competenti.