E-labora, per la seconda giornata Innovazione e Green Economy

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CATANZARO – “Innovare nel Mezzogiorno: Itc & Green economy” è il tema del laboratorio che ha aperto la seconda giornata del Forum “e-LABŌRA – Laboratori per l’orientamento, la formazione e il lavoro”, promosso dall’Amministrazione provinciale guidata dal Commissario straordinario Wanda Ferro, e ospitato per la sua quarta edizione all’interno del Parco della Biodiversità Mediterranea fino a domani, 27 settembre. Negli stand, appositamente allestiti, i candidati continuano a sostenere i colloqui di lavoro direttamente con le aziende.
Moderati dal giornalista economico e scrittore, Romano Benini, i relatori del laboratorio, tra riflessioni prospettiche e testimonianze, si sono confrontati sul futuro dei sistemi ICT e Green. A portare il proprio contributo: Anna Mazzei, direzione Calabria Innova; Ferdinando Verardi, presidente Agci Calabria; Giuseppe Fedele, Gipstech Srl; Paolo Trunfio, Dtok Lab srl; Clara Nino, Research tecnologies – Dnmp srl; Francesco Volpintesta, Project Life Calabria.
Ad introdurre il quadro degli scenari futuri, Matteo Paradisi che ha spiegato, con l’ausilio delle rappresentazioni grafiche di Fabrizio De Monaco, la combinazione delle variabili che in questi importanti sistemi possono pervadere tutti i settori fino a cambiarli radicalmente. Si pensi a Internet, che sta modificando completamente il rapporto tra l’uomo e le “cose che usa”, all’innovazione guidata dai valori green che sta rigenerando le premesse del manifatturiero, alla rivoluzione energetica con le fonti rinnovabili. Agli ospiti sono stati presentati scenari futuri plausibili relativi a ciascuno dei due sistemi con le relative implicazione in termini di fabbisogni di competenze emergenti. Alcuni scenari futuri contemplano un incremento della domanda di lavoro, altri una diminuzione; in ogni caso la crescita del fabbisogno di competenze sarà selettiva, stanno scomparendo forme di qualificazione intermedia, il mercato del lavoro va verso una polarizzazione tra alta qualificazione e basse qualificazione. L’esplorazione del futuro è utile per illuminare le decisioni di oggi, quelle dei policy maker, delle aziende ma anche delle persone che desiderano inserirsi nel mercato del lavoro. In questa fase in cui si stanno ridefinendo le strategie per il periodo 2014-2020, questa proposta di lavoro intende contribuire a delineare le rotte in linea con il futuro emergente.
Innovare significa creare valore aggiunto, afferma Benini: “Solo se si crea qualcosa di nuovo si apre uno spazio di mercato in cui ci si può inserire, altrimenti ci si può solo adattare. Ci sono settori che hanno a che vedere con innovazione più di altri, basta pensare proprio alla Green economy. Le difficoltà di essere incisivi dipendono in particolare da due motivi: il funzionamento del mercato del lavoro e la capacità di intervento sull’innovazione, che significa anche spingere i giovani all’attività d’impresa creando nuovi mercati”.
“La Regione parte dall’osservazione che da un lato c’è un sistema economico imprenditoriale fatto da micro-imprese, anche a conduzione familiare, dove il tema dell’innovazione diventa occasione di crescita – afferma Anna Mazzei -. Anche le piccole imprese hanno bisogno di muoversi in un’ottica globale e di utilizzo delle tecnologie informatiche. A fronte di questo estremo frazionamento del tessuto economico si sono comunque tre Atenei con delle specializzazioni e delle peculiarità, che hanno tanti studenti, professori e ricercatori che accumulano competenze. Ma quello che manca – dice ancora Anna Mazzei – è l’incontro tra la domanda e l’offerta”. La difficoltà, quindi, è quella di far incontrare le necessità delle piccole imprese con le competenze esistenti. Questa è una delle mission di CalabriaInnova, spiega Mazzei, il Progetto Integrato di Sviluppo Regionale (PISR) finalizzato a sostenere i processi di innovazione delle imprese calabresi, favorendo il trasferimento di tecnologie e conoscenze sviluppate dal sistema della Ricerca al mondo imprenditoriale. “CalabriaInnova promuove la creazione della Rete Regionale dell’Innovazione a sostegno degli attori della conoscenza e dell’innovazione già attivi in regione, per moltiplicare l’efficacia della loro azione a beneficio dell’intero sistema territoriale – ha affermato Anna Mazzei -. Nel corso degli anni siamo riusciti a promuovere e sostenere questa rete attraverso un modello di collaborazione che metta in rete gli attori locali in un unico sistema organizzato, per favorire lo sviluppo e il rafforzamento dell’innovazione tecnologica in Calabria”. A partire dall’Università, come dimostrano le testimonianze dei ricercatori, dei giovani professionisti che hanno colto le occasioni offerte dalla partecipazione a Talent Lab – spin-off, il nuovo modello di CalabriaInnova finalizzato a sostenere la creazione di iniziative imprenditoriali di tipo spin-off da parte di operatori della ricerca, per realizzare le proprie idee. Dall’esperienza di Clara Nino, ingegnere gestionale che con altri colleghi è riuscita a sviluppare un’idea capace di rispondere alla richiesta crescente dell’uso domestico delle fonti energetiche rinnovabili, a Giuseppe Fedele, ricercatore dell’Università della Calabria che ha elaborato, assieme ad altri tre colleghi, una tecnologia per la navigazione in ambienti chiusi, utilizzando il campo magnetico terrestre, emerge la necessità della creazione di una rete, non solo istituzionale, per il sostegno alle idee. E’ importante recepire, insomma, che “non esistono settori economici chiusi – rimarca Benini – oggi anche le istituzioni devono concentrarsi sulla necessità di fare sinergia”. Il “fare rete” richiama il modello della cooperazione che in Calabria “deve essere perseguito con maggiore convinzione”, afferma Francesco Verardi, presidente di Agci Calabria, “soprattutto per sostenere il lavoro giovanile, in team e nel settore dell’innovazione”. Lo dimostra l’esperienza di Francesco Volpintesta della Project Life Calabria, che nel 2001 ha creato una cooperativa nel settore della formazione, innovando non gli strumenti ma le metodologie. “Da tre anni lavoriamo soprattutto all’estero – spiega – e in questo momento con il fondo sociale rumeno, ci occupiamo di formazione puntando soprattutto su simulazioni che permettono ai nostri allievi di confrontarsi con la realtà”.
I lavori del Forum continuano nel pomeriggio – dalle 15 alle 16.30 – con il seminario formativo “Apritiallavoro” curato da K_Shift, con la testimonianza di Francesca Mauritano, e a seguire, alle 17, con il laboratorio su Garanzia giovani, a cura dell’Assessorato al Lavoro della Regione Calabria.

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