Un Fiume umano per la XXXI° Sagra della Salsiccia e della Patata Silana

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CATANZARO – Un successo di pubblico e di consensi quasi inaspettato, quello ottenuto in occasione della XXXI° Sagra della Salsiccia e della Patata Silana, che ha caratterizzato il week end montano della provincia catanzarese, nell’ultima domenica di ottobre.

La splendida cornice naturale del villaggio Cutura Sila, nel Comune di Taverna, è diventata ancora una volta la madre naturale di questa grande festa dell’arte gastronomica e che è arrivata al suo trentunesimo anniversario, grazie a un programma ricco, variegato e da sempre attento a valorizzare anche il contorno di eventi collaterali sui quali la sagra si poggia.

Non a caso l’edizione appena passata è stata caratterizzata dalla partecipazione trasversale, oltre che delle varie realtà enogastronomiche locali, anche dalla presenza più viva degli espositori che hanno proposto le più straordinarie realtà dell’artigianato tradizionale e non, con una grande attenzione alla qualità e al valore del consumo equosolidale; spazio anche alla solidarietà e all’educazione della coscienza sociale, con la presenza dello stand del Centro Calabrese di Solidarietà, da sempre attivo nella lotta alle tossicodipendenze e al disagio sociale, con i suoi numerosi progetti culturali e artistici, volti a togliere i ragazzi dalla strada e indirizzarli alla realizzazione della propria vita. Un percorso gustoso e culturale ovviamente scandito dall’atmosfera festiva dei balli di gruppo, dei giochi tradizionali di un tempo, accompagnato dalle tarantelle di Ciccio Nucera, per una giornata all’insegna di una delle protagoniste assolute della nostra terra: La patata gialla, ricca e corposa e la salsiccia, preparata con metodi tradizionali, secolarmente tramandati.

L’evento si pone ancora come il principale modello di riferimento nel valorizzare il territorio montano Catanzarese e nel far conoscere agli amanti del territorio, gli antichi sapori e, incentivare il turismo locale, attraverso una festa equosolidale, capace di combattere la crisi grazie a delle vere e proprie prelibatezze a Km 0, stimolando anche una conoscenza più forte e consapevole delle ricchezze culturali e ambientali del nostro territorio e della nostra tradizione.

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